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Bce: livello dei tassi ok, al rialzo stime Pil 2010

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10 dicembre 2009


I previsori della Banca centrale europea hanno rivisto al rialzo le stime di crescita per l'eurozona nel 2010. Le nuove previsioni contenute nel bollettino mensile della Bce di dicembre accreditano ora per il prossimo anno una crescita dei Paesi dell'area euro pari all1% rispetto al +0,3% precedente.

Nel 2011 la crescita è attesa, invece, al +1,6% (+1,5% la stima precedente). Sono state riviste al ribasso, invece, le stime sulla dinamica del tasso di disoccupazione: per il 2009 i previsori si attendo una disoccupazione al 9,5% mentre per il 2010 la stima é di un 10,6%. Le previsioni sono state riviste al ribasso, rispettivamente, di 0,2 e 0,3 punti percentuali. la previsione di un processo di recupero che «risulterà probabilmente discontinuo». E «le prospettive restano soggette a elevata incertezza».

Livello dei tassi adeguato - A novembre ll'inflazione si è riaffacciata nell'area dell'euro, ma sulla base delle informazioni e delle analisi che giungono in queste settimane dalla congiuntura dell'Eurozona «l'attuale livello dei tassi di interesse (1%) continua a essere adeguato». I risultati dell'analisi monetaria «confermano la valutazione di spinte inflazionistiche contenute nel medio termine» con attese stabili nel medio-lungo periodo, mentre sul fronte crescita è prevista una ripresa «a ritmo graduale nel 2010». L'incertezza su questo scenario «resta nondimeno elevata». I dati in arrivo dalla congiuntura, spiega ancora la Bce nel Bollettino mensile di dicembre, «continuano a segnalare un miglioramento dell'attività economica nella seconda metà» del 2009.

Misure graduali per l'exit strategy - L'istituto centrale presieduto da Jean-Claude Trichet riconferma poi che «alla luce del recente miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari, è giunto il momento di procedere al graduale rientro delle misure» supplementari che, oltre ai tassi di interesse ai minimi storici, ha messo in campo per aiutare l'economia e i mercati. Misure che prevalentemente fanno leva su liquidità supplementari immesse nel sistema bancario. La decisione di procedere ad un graduale ritiro è stata presa la scorsa settimana dal consiglio direttivo della Bce, e nel bollettino mensile pubblicato oggi Francoforte rileva che questa decisione «contribuisce a evitare eventuali distorsioni che potrebbero emergere, qualora tali misure fossero mantenute per un periodo di tempo eccessivamente lungo». Il ritiro avverrà in maniera progressiva e graduale.

10 dicembre 2009
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