L'appuntamento è fissato il 22 dicembre in Tribunale. Entro quel termine la Fininvest di Silvio Berlusconi, guidata dalla figlia Marina, che ne è presidente, dovrà presentare la fideiussione bancaria per il maxi-risarcimento di 750 milioni di euro relativo alla vicenda Lodo Mondadori. Una corsa contro il tempo che, tuttavia, secondo quanto trapela dagli ambienti bancari, è già a buon punto.
Le banche impegnate nel rilascio della fideiussione, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Mps – a cui potrebbero aggiungersi anche alcune popolari, come la Popolare di Sondrio – avrebbero sostanzialmente già definito l'operazione nelle linee chiave. Si tratta solo di rivedere alcuni dettagli per far partire, poi, l'iter burocratico. L'importo finale dovrebbe essere superiore ai 750 milioni di euro, c'è chi indica in 800 milioni il tetto su cui si starebbe discutendo. Trattandosi di una fideiussione di primo grado, senza garanzie da parte della Fininvest, ma di importi comunque rilevanti (secondo indiscrezioni la quota parte delle tre big dovrebbe attestarsi intorno ai 250 milioni), il via libera dovrà formalmente passare l'esame dei rispettivi consigli di gestione. Ma con ogni probabilità vecchi appuntamenti ordinari già fissati dalle banche prima della pausa natalizia, diventeranno le sede in cui si discuterà della fideiussione Fininvest.
Si va dunque verso una decisione in appello veloce, entro il prossimo anno per la vicenda Lodo Mondadori. I giudici hanno infatti assicurato alle parti il massimo impegno - una sorta di corsia preferenziale - a concludere l'appello (che inizierà il 23 febbraio prossimo) agli inizi del 2011. Una soluzione, peraltro, che ha accolto la soddisfazione di entrambe le parti, dato che tale formula permette al gruppo Berlusconi di non dover subire un esborso impegnativo in un momento in cui gli investimenti per Mediaset e Mondadori sono una priorità e al gruppo di De Benedetti di non dover attendere i tempi lunghissimi della giustizia civile.
Resta comunque un interrogativo ancora senza risposta tra gli addetti ai lavori: come contabilizzerà la Fininvest tale fideiussione nel bilancio 2009? Il tema è caldo perché finora – si fa notare – il gruppo non ha mai accantonato nulla in relazione al Lodo Mondadori. Ma di fronte a una sentenza di primo grado e alla presenza di una fideiussione immediatamente esecutiva a richiesta – ci si chiede – la holding di Berlusconi potrà ignorare contabilmente il Lodo Mondadori? L'esistenza di perizie tecniche, che peraltro sono già state fatte, in grado di smontare l'impianto con cui si è arrivati alla determinazione del risarcimento monstre potrebbero dare man forte alla Fininvest per non fare nemmeno quest'anno accantonamenti che vadano ad impattare sugli utili della holding e, di riflesso, sulla distribuzione di dividendi alla famiglia. Si vedrà.
In attesa di risposte, spuntano alcune novità nell'impero immobiliare del premier. In particolare ai piani alti della Fininvest, e cioè nelle holding personali della famiglia Berlusconi, da qualche mese sono "visibili" due nuove società attive nel mattone. La prima, la cui proprietà precedente era schermata da società fiduciarie, è la Tauris srl che fa capo alla Holding italiana terza per il 40%, alla holding italiana seconda e all'ottava per il 30% ciascuno. Queste finanziarie, a loro volta, sono controllate direttamente dal premier. Tauris, ancora inattiva, ha per oggetto lo sviluppo di iniziative nel settore edile immobiliare.
La seconda new entry, invece, non è controllata direttamente dal cavaliere, ma attraverso Immobiliare Dueville (partecipata al 40% dalla Dolcedrago, al 30% dalla Holding immobiliare prima e al 30% dalla Holding immobiliare ottava). Si tratta della Sweet Dragon Limited, società immobiliare con sede a Dubai, anche quest'ultima inattiva, e probabilmente costituita per investimenti immobiliari negli Emirati.