Non c'erano molti dubbi sul fatto che il sindaco di Bari, Michele Emiliano, alla fine sciogliesse i pochi dubbi che lo separavano dall'accettare la proposta dalemiana di correre per le regionali del prossimo marzo, a capo del centrosinistra. Ieri quei pochi labili dubbi si sono dissolti e il sindaco di Bari, nonché presidente del Pd in Puglia, ha rotto gli indugi: «Accoglierò la decisione del mio partito - ha detto - senza porre condizioni». Emiliano è pronto quindi a dimettersi da sindaco per correre per la poltrona di Governatore.
«In un primo momento avevo posto come condizione il cambiamento della legge elettorale, in modo tale da fare cadere quella norma non costituzionale che impedisce agli amministratori in carica di candidarsi. Poi però ho capito dalle dichiarazioni del mio segretario, Sergio Blasi, e del capogruppo del Pd in Regione, Antonio Maniglio, che è stato compreso il problema che è quello di dare continuità amministrativa alla città di Bari, una città che non si può scontentare o danneggiare. A me questo basta, non pongo più condizioni».
Ora la palla passa all'assemblea regionale del Pd che si svolgerà lunedì 28 dicembre all'Excelsior per indicare in maniera definitiva il candidato presidente alle prossime regionali per il centrosinistra. All'assise, per dare l'idea di quanto alta sia la posta in gioco all'interno della sinistra pugliese, è prevista la partecipazione di Massimo D'Alema. Emiliano tende la mano all'attuale Governatore, Nichi Vendola, invitandolo ad un dialogo, che non ci sarà.
Il Governatore, infatti, non ha nessuna intenzione di farsi da parte e anzi rilancia: «Correrò da solo». Il rischio, molto serio, che corre il centrosinistra in Puglia è duplice: rischia di perdere la città di Bari, in caso di elezioni anticipate per le comunali, e di presentarsi alle regionali divisa.
Ma non è tutto. Nicola Fratoianni di Sinistra e libertà chiede a gran voce le primarie mentre l'assessore regionale del Pd, Fabiano Amati, parla di un referendum da convocare all'interno del Pd, partito largamente rappresentato nella giunta guidata da Nichi Vendola.
Il centrodestra, da parte sua, non sembra avere le idee chiare su chi sarà il candidato per le regionali: si parla del magistrato Stefano Dambruoso, ma c'è chi ha chiesto una disponibilità ad Adriana Poli Bortone, ex ministro e sindaco di Lecce. Ma non è detto che sia uno dei due.