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Salgono gli stipendi dei dirigenti Apple

di Antonio Dini

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29 dicembre 2009

Sono gli uomini d'oro del Mac e dell'iPhone. Mentre Steve Jobs, il co-fondatore e Ceo di Apple, ha uno stipendio di cortesia da 1 dollaro all'anno, i suoi top-manager nel 2010 riceveranno consistenti aumenti. Quattro uomini si vedono infatti aumentare di 100mila dollari il salario annuale base. Lo scopo non è tanto premiare quattro dei manager che in dodici anni hanno contribuito a far crescere del 3188% il valore dell'azienda (un dollaro investito su Apple nel 1997 oggi ne varrebbe poco più di trenta), quanto impedire che vengano rapiti dalla concorrenza.
Apple, spiegano gli analisti, è un'azienda al top del suo ciclo, con una capitalizzazione di Borsa da 191 miliardi di dollari e le azioni al massimo storico di 212 dollari l'una. In questa fase, niente di più facile che la concorrenza cerchi di rubare i dirigenti, insieme alle conoscenze e alla "magia" di cui sono stati capaci. È successo due anni fa con Jon Rubinstein, ex guida della divisione iPod di Apple e oggi Ceo di Palm Inc.
Scott Forstall, Bob Mansfield (entrambi a capo delle operazioni per la divisione iPhone) si vedono così aumentare da 600 a 700mila dollari lo stipendio base. Pete Oppenheimer, Cfo dell'azienda, passa da 700 a 800mila dollari. Anche Tim Cook, responsabile delle operazioni che ha sostituito Jobs per sette mesi durante la sua seconda convalescenza medica, passa a 800mila dollari. Nel 2009, però, tra bonus e stock options Cook ha guadagnato in tutto circa 14 milioni.
Steve Jobs, che venne cacciato nel 1985 dall'azienda che aveva fondato nel 1976 solo per tornare a guidarla nel 1997, nonostante il mini-stipendio da un dollaro naviga comunque in ottime acque: in 12 anni non ha mai venduto le sue azioni Apple; ne ha 5,5 milioni che contano per circa 1,15 miliardi di dollari. Inoltre Jobs, a 54 anni possiede anche il 7,4% delle azioni Disney, pari a circa 4,5 miliardi di dollari, grazie alla vendita di Pixar nel 2006.
Adesso Apple si prepara a lanciare un nuovo apparecchio: un tablet computer che, secondo le indiscrezioni, dovrebbe chiamarsi Magic Slate ("lavagna magica") o iSlate. L'azienda nei mesi scorsi ha registrato gli indirizzi web un po' in tutto il mondo attraverso una società esterna. Secondo altre indiscrezioni, la presentazione del tablet su cui si potrà navigare il web, scaricare la posta, guardare film e leggere libri e giornali, potrebbe essere il prossimo 26 gennaio. La messa in commercio dovrebbe seguire a cavallo tra il secondo e il terzo trimestre del 2010.
Secondo il quotidiano taiwanese Economic Daily e altre fonti asiatiche consultate dal Sole 24 Ore, i terzisti di Apple avrebbero già iniziato a produrre l'apparecchio con schermo da 7 o 10 pollici. A rallentare il lancio sono stati i problemi per irrobustire lo schermo touch, che adesso verrà prodotto da Innolux del gruppo Foxconn, e non più da Wintek, inizialmente indicata come produttrice della componente. Fra gli altri terzisti coinvolti, G-Tech Optoelectronics, Wah Hong Industrial e Cheng Uei Precision Industry. Secondo alcune di queste fonti, iSlate utilizzerà una versione modificata del software di iPhone, con una interfaccia definita "estremamente innovativa e sorprendente" anche rispetto all'attuale apparecchio.

29 dicembre 2009
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