Mariella Burani Fashion Group (Mbfg) non ha trovato le risorse necessarie per ripianare le perdite e il consiglio di amministrazione va avanti con la richiesta di concordato preventivo. Questo in sintesi il contenuto del comunicato diffuso dal gruppo della moda finito in dissesto finanziario.

Il cda ha deciso, sulla base del mandato dell'assembla dello scorso 16 dicembre, "di procedere alla presentazione di un ricorso per concordato preventivo che abbia come presupposto la prosecuzione delle attività imprenditoriali". Lo afferma una nota della società.

Soltanto due giorni fa, lo scorso 11 febbraio, il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento del Burani Designer Holding, controllante di Mariella Burani Fashion Group. Quanto alla richiesta di concordato preventivo approvata oggi, il cda di Mbfg "ha confermato che si è pervenuti al convincimento che la soluzione concretamente praticabile di maggior tutela sia per i creditori che per i lavoratori è quella di perseguire una procedura concordataria ex articolo 160 1.fall., volta a garantire il mantenimento delle attività imprenditoriali nell'ambito di un piano di prosecuzione di ristrutturazione delle attività produttive tanto in corso di procedura quanto all'esito della omologa del concordato".

Tale procedura - si legge nel comunicato - "è già allo studio della società e dei propri consulenti legali. Si comunica altresì che in data 12 febbraio 2010 è stato notificato alla società un decreto del Tribunale di Reggio Emilia che, a seguito di pignoramento immobiliare depositato contro la società e rilevato che la società ha i requisiti previsti dall'articolo 1 del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270 per l'ammissione all'amministrazione straordinaria, ha fissato l'udienza del 16 marzo 2010 per la comparizione della società e del ministero dello Sviluppo economico".

Intanto Mariella Burani è stata chiamata a comparire presso il Tribunale di Reggio Emilia per esaminare al fianco dei rappresentanti del ministero dello sviluppo economico l'eventuale ammissione in amministrazione straordinaria. È quanto si legge in una nota del gruppo fondato da Walter Burani. In particolare, viene precisato che la notifica del Tribunale di Reggio Emilia è arrivata ieri e che l'udienza è fissata per il prossimo 16 marzo. Il decreto del Tribunale, spiega la società, è stato effettuato in seguito al pignoramento immobiliare depositato contro la società e rilevato che la società ha i requisiti previsti dall'art. 1 del decreto legislativo dell'8 luglio 1999 numero 270 per l'ammissione all'amministrazione straordinaria.

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