Se decidessero, all'unanimità, potrebbero immediatamente incassare dividendi per 134 milioni, e cioè la parte «distribuibile» degli utili accantonati negli anni nelle casse della Holding Italiana Quattordicesima. Su questa montagna di liquidità siedono i tre figli più giovani di Silvio Berlusconi, nati dal matrimonio con Veronica Lario, Luigi (21), Barbara (25) ed Eleonora (23). Ma non è (solo) una questione di "soldi", piuttosto è il loro futuro manageriale nell'impero di Arcore il vero nodo da sciogliere. Vuoi perché alcune caselle, (Fininvest Mondadori e Mediaset) sono già occupate dai fratelli più grandi, Marina (43) e Piersilvio (40). Vuoi perché solo ora, superata la soglia dei 20 anni, si stanno affacciando al mondo del lavoro.
Tutti temi che probabilmente oggi saranno affrontati ad Arcore, alla villa San Martino, dove è in programma il «tradizionale» pranzo di famiglia del lunedì, ma rinviato a oggi per gli impegni del Presidente del Consiglio. Se nessuno dei cinque figli del premier mancherà all'appello, sarà la prima volta, da quando è stata avviata la separazione tra il Cavaliere e Veronica Lario, che si ritroveranno intorno allo stesso tavolo con il padre. E i risvolti potrebbero segnare la futura divisione dell'impero della famiglia Berlusconi, divisione su cui ormai da tempo si ragiona, con scenari ancora tutti da definire.

I dividendi
Il debutto di Luigi, Eleonora e Barbara nell'impero del Premier risale a quattro anni fa. La Fininvest, nata alla fine degli anni 70 e per decenni di proprietà esclusiva del presidente del Consiglio, è stata per anni controllata attraverso 22 "scatole". Adesso ne sono rimaste solo sette: Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava di proprietà personale del premier (circa il 61% della Fininvest); la Quarta che fa capo a Marina; la Quinta di Piersilvio; la Quattordicesima suddivisa tra i tre figli più piccoli. Per quest'ultima, il passaggio di proprietà risale a metà del 2005 e ha garantito a ciascuno di loro di diventare proprietario del 7% della Finivest, come Piersilvio e Marina. Spartizione equa, dunque, che ogni anno assicura uguali dividendi a tutti i rami della famiglia (285 milioni di euro le risorse distribuite da Fininvest alle sette holding nel 2008, un po' meno, circa 207 milioni, quelli in arrivo quest'anno). Solo per la Holding Quattordicesima, dall'ingresso di Luigi, Eleonora e Barbara nel capitale, gli utili registrati sono stati pari dal 2005 a 183 milioni. La scelta, però, è stata quella di accantonare i profitti e distribuirne solo 4,2 milioni nell'esercizio 2007. Anche la maxi cedola del 2005, pari a 35 milioni, nonostante il passaggio di proprietà fosse già perfezionato, è stata incassata direttamente da Silvio Berlusconi. Oggi così, nelle casse della Quattordicesima, ci sono 134 milioni di utili distribuibili in qualsiasi momento.

Le cariche
Rimane ancora aperto, però, il capitolo della gestione. Marina e Piersilvio, anche per ovvi motivi di età, hanno assunto ruoli importanti nell'impero: la primogenita è presidente della stessa Fininvest dal 2005 (dopo la morte di Aldo Bonomo, storico presidente della holding) e di Mondadori oltre a far parte dei consigli di amministrazione di Mediaset e Mediobanca; Piersilvio è vicepresidente con deleghe operative in Mediaset e consigliere Fininvest e Mondadori. La prossima partita sarà assegnare ruoli manageriali ai figli minori. Qualcuno, come Barbara, ha già fatto capire le aspirazioni: i suoi interessi sono per l'editoria. Eleonora ha iniziato questa settimana il suo stage in Fininvest. Mentre Luigi siede nel cda di Mediolanum. Gli scenari sulle possibili spartizioni delle deleghe dell'impero, però, sono tanti. Le ultime indiscrezioni riferiscono, per esempio, di una vice presidenza di Endemol a Eleonora Berlusconi, mentre a Luigi, studente in Economia alla Bocconi, sarebbe assegnata la vicepresidenza di Mediolanum, nel cui cda già siede. Per Barbara, invece, si starebbe ragionando su un ruolo in Mondadori.
Infine, ma anche qui è tutto in via di definizione, resta da capire la divisione dell'impero immobiliare. Tema che si potrebbe accavallare con la separazione in corso tra il Premier e Veronica Lario. Da pochi mesi tra le partecipazioni della Holding Quattordicesima figura la Bel e cioè l'acronimo di Barbara, Eleonora e Luigi. E' una società immobiliare che possiede un unico immobile a Milano. Nulla in confronto al patrimonio del Premier, raccolto nella Dolcedrago, contenitore delle proprietà in Sardegna, a Macherio e ad Arcore. L'assetto proprietario di Dolcedrago vede in posizione di forza Silvio Berlusconi con il 99,5%, mentre uno 0,25% a testa spetta a Piersilvio e Marina. E proprio qui, sempre nella logica di una futura suddivisione dell'impero, un ruolo potrebbe giocarlo la neonata scatola di Barbara Eleonora e Luigi.

I numeri

Utili distribuibili
La Holding Italiana Quattrordicesima fa capo ai tre figli più giovani di Silvio Berlusconi, nati dal matrimonio con Veronica Lario, Luigi, barbara ed Eleonora. In questa società, a cui fa capo una partecipazione del 21,4% della Fininvest, ci sono utili distribuibili per 134 milioni alla fine del 2008. Dall'ingresso della nuova generazione nel capitale, che risale a metà del 2005, glu utili complessivi registrati dalla Holding sono stati pari a 184 milioni. la scelta dei figli, però, è stata quella di distribuire sono 4 milioni di dividendi, nel 2007. Anche la maxicedola staccata nel 2005, quando il passaggio di proprietà dal premier ai tre figli era già perfezionato, è stata incassata direttamente dal Presidente del Consiglio.

La quota dei figli
La Fininvest è controllata da sette scatole. Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava di proprietà personale del premier; la Quarta che fa capo a Marina; la Quinta di Piersilvio; la Quattordicesima suddivisa tra i tre figli più piccoli.Attraverso le holding, ciascuno dei figli di Berlusconi, quelli nati dal matrimonio con Veronica Lario, ma anche Piersilvio e Marina, detengono indirettamente una quota del 7% della Fininvest. Il resto del capitale, pari al 61%, è nelle mani del Presidente del Consiglio. La Fininvest ogni anno garantisce ricchi dividendi alle holding: nel 2008 sono stati pari a 285 milioni le cedole distribuite alle sette società.

Il controllo di Fininvest