Soldi a tutti i figli in maniera uguale, ma il controllo della società solo a quelli adulti nati dal primo e dal secondo matrimonio. Il 78enne magnate dei media Rupert Murdoch pensava di avere risolto la questione dell'eredità, quando tre anni fa decise di distribuire una prima tranche da 600 milioni di dollari in azioni nella News Corporation (senza diritto di voto) ai suoi sei figli di età compresa tra i 51 e i cinque anni: la primogenita Prudence, nata dal primo matrimonio con la hostess australiana Patricia Booker; Elisabeth, Lachlan e James, rispettivamente 41, 38 e 37 anni, nati dal matrimonio con la giornalista di origine estone Anna Torv; e infine le piccole Grace e Chloe, 7 e 5 anni, le due bambine avute dall'ultima moglie cinese Wendi Deng, ex-dirigente della Star-TV, la società televisiva di Hong Kong posseduta dalla News Corp.

A prima vista questo potrebbe sembrare un accordo ragionevole raggiunto in modo civile, ma è solo l'apparenza. Come si addice a ogni grande dinastia con soldi a palate e sconfinato potere finanziario, mediatico e politico a livello mondiale, la divisione della fortuna di famiglia - valutata in 6,6 miliardi di dollari ai prezzi attuali - tra i rampolli di Rupert Murdoch è fonte di amari disaccordi, clamorose rotture, porte sbattute in faccia. Lo status privilegiato dei figli adulti è una spina nel fianco delle ambizioni di Wendi Deng, 40 anni. Sono ormai otto anni, dalla nascita di Grace nel 2001, che Wendi sta facendo pressioni per assicurare che le sue due figlie ottengano gli stessi diritti dei quattro fratellastri di quarant'anni più grandi di loro. Ma l'ambiziosa Wendi deve fare i conti con una serie di barriere legali erette dalla seconda moglie di Murdoch, Anna, che al momento del divorzio dal marito plurimiliardario decise di fare il grande sacrificio per i propri figli: ormai a conoscenza dell'"affaire" tra Rupert e Wendi, Anna ottenne il controllo dell'azienda per i figli in cambio di più soldi per se stessa.

Nel divorzio più caro della storia, almeno così fu definito nel 1999, Anna Murdoch accettò un pagamento di 1,7 miliardi di dollari, meno della metà del patrimonio coniugale a cui aveva diritto dopo 32 anni di matrimonio e un ruolo molto attivo nella vita professionale del marito. Ma ottenne che l'intero pacchetto azionario nella News Corporation posseduto dalla famiglia Murdoch, il 30,1% delle azioni in circolazione, venisse messo in un trust. L'amministrazione del trust è in mano ai quattro figli adulti, ciascuno con un voto, e a Rupert con quattro voti. Alla sua morte, i diritti di voto di Rupert Murdoch si estingueranno e non potranno essere passati in eredità a nessuno.

Dopo la nascita delle due ultime figlie, e una furibonda lite sfociata nelle dimissioni di Elisabeth e Lachlan da posti di comando nell'azienda, i quattro figli adulti acconsentirono a dividere il loro tesoro con le piccole sorellastre, ma non cedettero sul fronte del controllo dell'azienda. E la legge è dalla loro parte: «Uno dei punti centrali del divorzio tra Rupert e Anna è proprio l'assetto del trust - spiega Daniel Jaffe, l'avvocato di Anna Murdoch, risposatasi nel dicembre 1999 con il banchiere William Mann -. Nessuna modifica dell'assetto proprietario può essere fatto senza l'approvazione dei quattro figli adulti».

Elisabeth, Lachlan e James (Prudence non ha mai espresso il desiderio di lavorare in azienda) hanno quindi il diritto di assumere posizioni di leadership nella News Corp, ma la questione dell'eredità, le tensioni con la matrigna Wendi e il rapporto conflittuale con un padre accentratore hanno spinto i primi due ad andarsene. Elisabeth ha lasciato la posizione di direttore esecutivo di BSkyB, la tv satellitare inglese, nel 2000 per fondare la sua società di produzione televisiva Shine; quest'anno, in un gesto polemico, ha rinunciato anche alla poltrona nel cda della News Corp. Lachlan, allevato da Rupert per prendere in mano le redini della News, se ne è andato invece nel 2005, si è trasferito in Australia e ha fondato la sua società di media Illyria Pty; a differenza di Elisabeth, continua ad essere membro del cda della News. Solo James quindi è rimasto sotto l'ala paterna e oggi è ad delle attività europee e asiatiche della News Corp; secondo indiscrezioni potrebbe essere lui a sostituire il dimissionario Peter Chernin alla guida del colosso dei media a partire dall'estate. Molti credono oltretutto che alla morte di Rupert, Elisabeth e Lachlan torneranno; e quando fra qualche anno andranno in pensione pure loro, saranno i loro figli a sostituirli. Non Grace o Chloe
Divorzio Berlusconi / La «first lady» possiede immobili per 27 milioni .