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La RIFORMA
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Chi è il senatore Chris Dodd

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15 marzo 2010

Senatore di lungo corso, in carica dal 1980, Chris Dodd è a 65 anni una figura-chiave della camera alta di Washington, presidente dal gennaio 2007 della cruciale Commissione bancaria, della politica abitativa e degli affari urbani. Ed è uno dei più fidati alleati su cui Wall Street possa contare a Washington.
La riforma finanziaria, che Obama aveva promesso per la primavera del 2009, è ancora in gestazione e uno dei motivi del ritardo è la lentezza con cui Dodd ha mandato avanti la sua bozza di riforma, non particolarmente sollecitato dalla Casa Bianca. La Camera ha approvato un suo testo a dicembre e Dodd dovrebbe presentare oggi il suo. I due testi vanno poi fusi e rivotati e solo allora si potrà dire che le nuove regole della finanza sono state decretate.
Saranno davvero nuove?
Il Congresso, e non solo, si è diviso nel primo anno della presidenza Obama tra quanti vogliono davvero cambiare Wall Street, giudicando gravissimo quanto accaduto alla finanza nel 2008 e giudicando le grandi banche fra i primi responsabili, e quanti invece sostengono che si è trattato di un incidente di percorso, una crisi come a cadenza più meno regolare se ne sono già viste.
Dodd fa sua questa seconda visione. Da sempre sensibile agli interessi finanziari, che hanno in Connecticut una base importante diretta emanazione di Wall Street, Dodd introdusse nel 91 in una legge finanziaria un codicillo che di fatto reintegrava una vecchia norma di guerra, abolita negli anni 50, che consentiva alla Federal reserve di concedere crediti in situazioni di emergenza anche a società finanziarie e non-banche in genere. Quel codicillo fu utilizzato una ventina di volta, tra il marzo 2008 e settembre dello stesso anno, per aiutare le banche d'affari come Goldman Sachs e Merrill Lynch, che altrimenti sarebbero state escluse agli sportelli della banca centrale. Questo fino alla loro equiparazione, il 22 settembre di quell'anno, a normali holding bancarie, con tutti i vantaggi e le protezioni connesse.
Il senatore Dodd era anche fra i cosiddetti friends of Angelo, i beneficiati con mutui di favore presenti in una speciale lista vip tenuta da Angelo Mozilo, ceo di Countrywide, il gigante dei mutui fallito nel 2008, e considerato "il peggior ceo" della storia imprenditoriale americana.
Nel 2006 Dodd annunciò la candidatura per le presidenziali del 2008, presto ritirata. Nel gennaio 2010 ha annunciato che non si ripresenterà per la riconferma del seggio senatoriale, in scadenza. I sondaggi dicono che non può farcela contro la protesta che agita l'elettorato e che vorrebbe leggi efficaci su banche e finanza. Non è facile per Dodd realizzarle. Le voci a Washington dicono che si prepara per una carriera nei consigli di amministrazione di qualche grande banca.

15 marzo 2010
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