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Wall Street ok trainata da Aig,
a Milano recupera Fastweb

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1 marzo 2010
Borsa: i mercati europei aprono in deciso rialzo

AGGIORNAMENTO ORE 22,05

Parte bene in marzo la borsa di New York e trascina anche la vecchia Europa. I listini sono stati trainati dal buon andamento dei consumi negli Stati Uniti a gennaio e da un ritorno di fiamma dell'M&A, con il colosso assicurativo Aig che ha ceduto per 35,5 miliardi di dollari alla britannica Prudential le sue attività in Asia. Ha influito anche l'allentamento dei timori sulla situazione in Grecia.

Al termine il Dow Jones è avanzato dello 0,76%, a 10.404 punti, il Nasdaq dell'1,58% a 2.274 e lo S&P 500 dell'1,02%, a 1.116. In giornata hanno tenuto banco alcuni rumor, circa l'ipotesi di acquisizione da parte del magnate messicano Carlos Slim, che hanno messo le ali alle azioni del New York Times, giunte a guadagnare oltre l'11 per cento. Slim controlla il 7% della società New York Times & Co ed ha warrant per 15,9 milioni di azioni. «Non ci sono cambiamenti - ha poi smentito Arturo Elias Ayub, portavoce di Slim - certe voci vanno e vengono». Sempre sui mercati Usa il petrolio Wti ha terminato la seduta in calo dell'1,28%, scendendo al di sotto della soglia dei 79 dollari al barile.

Quanto al Vecchio continente secondo rialzo consecutivo con chiusure poco lontane dai massimi. Francoforte guadagna oltre il 2% ed è la migliore, mentre Milano segna +1,2% nel Ftse Mib e +1,19% nel Ftse All Share. Rimbalzo significativo per Pirelli (+5,3%) e Tenaris (+3,6%). Bene Cir (+3,4%). Risale Fastweb (+5,3%) dopo lo scivolone causato dallo shock per l'a maxi inchiesta dell'antimafia romana sul riciclaggio e la frode fiscale.

La seduta positiva dei listini continentali sfrutta la maggiore fiducia dei mercati sulla situazione greca - anche se il commissario europeo agli affari economici Olli Rehn ha sottolineato come Atene debba «esaminare nuove misure» contro la crisi - e le indicazioni sul fronte macroeconomico statunitense: le spese per costruzioni sono scese in linea con le attese a gennaio (-0,6%), mentre è calato l'Ism manifatturiero a febbraio pur registrando un miglioramento alla voce occupazione.

Con l'avvio positivo di Wall Street, le Borse continentali hanno progressivamente accelerato nel corso del pomeriggio guidate dal comparto materie prime (+2,3%) e da quello chimico (+2,4%). Meno toniche le banche su cui hanno pesato le performance degli istituti britannici orientate al ribasso da Prudential e da Hsbc: la prima ha ceduto oltre il 12% dopo l'annuncio dell'acquisizione delle attività asiatiche di Aig, mentre Hsbc ha lasciato sul terreno il 5,3% dopo risultati inferiori alle attese.

Tra i bancari di Piazza Affari, è stata Mediobanca la più penalizzata (-0,84%) mentre nel finale si sono riportate a galla Unicredit (invariata), Mps (+0,3%), Ubi (+0,38%) e Bpm (+0,4%). In luce invece Intesa Sanpaolo (+1,45%) e Banco Popolare (+1,22%) nel primo giorno dell'offerta in sottoscrizione del bond convertibile da quasi un miliardo.

Tra i migliori del FTSE Mib, in evidenza Prysmian tornata a trattare sopra quota 13 euro (+3,3%) e Mondadori (+3,07%) dopo le positive indicazioni sul 2010 arrivate dalle parole dell'amministratore delegato Maurizio Costa. Rialzo del 3% anche per Impregilo. Vivaci Fiat e Mediaset (+2,7%), mentre l'attesa dei conti ha dato la spinta a Luxottica (+2,66%) che a mercati chiusi ha annunciato un calo del 17% negli utili 2009 a 315 milioni e un incremento della cedola da 0,22 a 0,35 euro.

Effetto conti anche per Ansaldo Sts (+1,84%). Da sottolineare anche il +2,59% per StMicroelectronics trascinata dai risultati della statunitense Sandisk. Fuori dal Ftse Mib, rimbalzo di Fastweb (+5,3%) sostenuto dalle indiscrezioni di un delisting allo studio da parte della controllante Swisscom: gli svizzeri hanno comunque precisato che l'opzione non costituisce al momento una priorità. Rialzo dell'1,3% per Gemina grazie al fatto che Changi Airports ha arrotondato al 5% la propria partecipazione attraverso l'acquisto di un 2,2% da Equita Sim. Bene anche Piaggio (+4,4%) dopo i conti 2009.

Sui mercati valutari chiusura in deciso calo per l'euro nei confronti del dollaro nonostante la spinta ricevuta questa mattina dalle voci di un imminente accordo franco-tedesco per aiutare la Grecia con circa 30 miliardi di euro. In chiusura un euro viene scambiato a 1,3517 dollari contro gli 1,3656 dell'ultima rilevazione di venerdì. La divisa americana é sostenuta dai dati macro migliori delle attese riportati oggi e in particolare dal +0,5% fatto registrare dalle spese per i consumi in gennaio.

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1 marzo 2010
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