La Germania sarebbe aperta a un eventuale intervento del Fondo monetario internazionale a favore della Grecia. Almeno questo è il punto di vista di Wolfgang Franz, uno dei maggiori consulenti in materia economica del governo tedesco. In un'intervista all'agenzia Dow Jones, l'economista conferma precedenti indiscrezioni del Financial Times, secondo cui Berlino avrebbe deciso una svolta sul tema.
Finora, infatti, la Germania si era mostrata contraria all'ipotesi di un intervento dell'Fmi: giusto una settimana fa lo escludeva il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble. Ora però la cancelliera Angela Merkel sarebbe stata convinta dai suoi consulenti che sarebbe la soluzione più idonea (qualche indizio lo si è avuto dalle sue recenti dichiarazioni). Perché un intervento dell'Ue sarebbe precluso dai trattati europei, e in più l'eventuale partecipazione della Germania rischierebbe la bocciatura da parte della Corte costituzionale tedesca.
A livello ufficiale tuttavia Berlino mantiene la linea tenuta in precedenza. «La nostra posizione non è cambiata: la questione di aiuti finanziari non si pone, e non ci sono decisioni da prendere», ha affermato un portavoce del governo, giudicando «ampiamente esagerate» le ricostruzioni di stampa emerse oggi.
Il tutto mentre oggi il premier greco George Papandreou è tornato in pressing a Bruxelles per chiedere un intervento di sostegno dell'Ue, in vista del vertice dei capi di Stato e di governo della prossima settimana. Atene ribadisce che non vuole aiuti diretti, ma la messa in campo di un piano eventuale che contribuisca a alleviare le pressioni che gravano sui suoi titoli di Stato, a dispetto delle dure misure di risanamento avviate. Altrimenti, ha aggiunto Papandreou, non è escluso il ricorso all'Fmi.