La partita a poker per la presidenza del Leone si è conclusa con l'unanime scelta di Cesare Geronzi, che nella forma permette a ciascuno dei giocatori di dichiararsi partecipe alla vittoria. Ma nella sostanza a vincere è stato soprattutto Geronzi, che non aveva certo iniziato sul tappeto rosso il suo percorso verso Trieste. Ha seguito con determinazione l'obiettivo e alla fine ha raggiunto il consenso desiderato, non solo dei soci di Piazzetta Cuccia, ma anche dei poteri politici, con l'appoggio più o meno esplicito del premier Silvio Berlusconi, del ministro del Tesoro Giulio Tremonti e del sottosegretario alla Presidenza del consiglio Gianni Letta. Ora, anche se non avrà deleghe operative, è da vedere come il banchiere romano interpreterà la sua presidenza di "sistema" al vertice della compagnia. Chi lo conosce scommette che cercherà di spostare il baricentro del potere nei rapporti con il suo principale azionista Mediobanca. Ma che da ciò possa emergere l'assicurazione di "sistema", pronta a intervenire per puntellare gruppi in difficoltà, resta ancora arduo da immaginare.