«Il 2009 è stato l'annus horribilis dell'editoria, ma ora, se non è primavera piena, possiamo dire che il grande freddo è alle spalle». Lo afferma l'amministratore delegato di Mondadori, Maurizio Costa, commentando i dati economici del gruppo di Segrate.
La raccolta pubblicitaria dei periodici Mondadori in Italia nel primo trimestre di quest'anno è ancora negativa del 3-4% rispetto allo stesso periodo del 2009, ma «in marzo si vede già qualcosa di più sereno e anche aprile prevediamo non sarà negativo», aggiunge il direttore finanziario Carlo Vismara.
Se il trend degli investimenti pubblicitari non peggiorerà visibilmente, il gruppo di Segrate ritiene di poter migliorare quest'anno la propria redditività grazie al ritorno degli investimenti fatti nel 2009, al recupero di costi per circa 80 milioni e all'attuazione del piano di riduzione del personale. In particolare, con il blocco del turnover, esodi incentivati e prepensionamenti, Mondadori nel 2009 ha ridotto gli addetti di 175 unità a un totale di 3.750. A fine piano, nel 2011, la riduzione totale dovrebbe essere di 800 dipendenti.
Rispetto ai conti, Mondadori ha registrato nel 2009 un utile per 34,3 milioni euro, in calo del 64,7% dall'esercizio precedente. Il consiglio di amministrazione proporrà all'assemblea di destinare l'utile a riserva straordinaria, senza distribuire dividendi. Lo si legge in una nota. Il fatturato si porta a 1.540,1 milioni di euro, in flessione del 9,2% a perimetro omogeneo, senza le attività di stampa cedute nel 2008. L'indebitamento netto del gruppo è migliorato di 117,4 milioni portandosi a 372,9 milioni al 31 dicembre 2009.