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MANAGER E STIPENDI
Aumento del 38% per Parisi
1,39 milioni a John Elkann

di Gianni Dragoni

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9 APRILE 2010

All'amministratore delegato di Fastweb, autosospeso dopo l'indagine sulla frode carosello sull'Iva, a fine anno anche azioni Swisscom per 1 milione di franchi. Nel pay watch del Sole 24 Ore anche gli stipendi di Exor, Acea, Banco Popolare, Cattolica di assicurazioni

Stefano Parisi, l'amministratore delegato e direttore generale di Fastweb che si è autosospeso il 2 aprile per evitare il commissariamento della società coinvolta nell'indagine giudiziaria per la frode carosello sull'Iva, ha ricevuto uno stipendio di 3,924 milioni di euro al lordo delle tasse nel 2009. Lo riporta il progetto di bilancio della società di telecomunicazioni. La busta paga di Parisi è aumentata del 38,5% rispetto ai 2,83 milioni dell'anno precedente. Nel 2009 all'amministratore delegato e direttori generali sono stati riconosciuti 3,167 milioni lordi come «bonus e altri incentivi», rispetto ai 2,03 milioni dell'esercizio precedente. Le note alla tabella dei compensi spiegano che si tratta di compenso variabile legato agli «obiettivi di performance 2008» e di «un compenso variabile nell'ambito di un piano di incentivazione deliberato dalla società».
Secondo il progetto di bilancio consolidato di Fastweb, rivisto dal cda dopo l'indagine della magistratura, nel 2009 il gruppo ha aumentato i ricavi del 9% a 1.852 milioni e i clienti dell'11% a 1,644 milioni. In seguito allo stanziamento di un fondo rischi di circa 70 milioni deciso dal consiglio, il margine operativo lordo del 2009 è risultato di 481 milioni, in calo del 12% sul 2008, l'utile operativo è di 67,56 milioni (-47% sul 2008) e il risultato netto di esercizio, prima indicato in utile, è finito in rosso per 34,4 milioni.
Una nota nel bilancio informa inoltre che la controllante Swisscom Ag assegnerà in favore di Parisi, a titolo gratuito, azioni Swisscom con decorrenza primo gennaio 2011, per un valore aggregato di un milione di franchi svizzeri al prezzo di mercato del 31 dicembre 2008 (pari a 697mila euro al cambio attuale). La condizione è che Parisi «sia amministratore delegato della società alla data del 31 dicembre 2010» e sui titoli è previsto un lock up di un anno.

Tra gli altri componenti del consiglio Fastweb, ha ricevuto un gettone di 20mila euro Silvio Scaglia, il fondatore che è finito in carcere nell'inchiesta sulla truffa carosello e si è dimesso dal cda a fine marzo.

L'outsiderMarrone e lo stipendio di John Elkann
Nell'elenco dei manager che entrano nel pay watch delle società quotate elaborato dal Sole 24 Ore c'è un outsider. Virgilio Marrone, ex direttore generale e amministratore delegato dell'Ifi fino al 28 febbraio 2009, quando la società si è trasformata in Exor con la fusione con la controllata Ifil, ha ricevuto una buonuscita di 3,265 milioni lordi. I suoi compensi totali, secondo il bilancio Exor, sono stati di 3,525 milioni lordi nel 2009. A questi si aggiunge un gettone di 150mila euro per la presenza nel consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo. Adesso Marrone, che è anche nel cda Fiat, fa il segretario del consiglio di Exor, per 100mila euro l'anno. Fino al 2008 il suo compenso annuo si aggirava sui 700-800mila euro.
John Elkann ha ricevuto 837mila euro come presidente di Exor, cui si sommano i 550mila euro come vicperesidente Fiat e i 3mila di gettone per la presidenza dell'editrice La Stampa, in totale 1.390.000 euro lordi l'anno scorso. Il presidente d'onore di Exor, Gianluigi Gabetti, ha ricevuto 1,244 milioni lordi.

Gli stipendi dei manager di Acea, Banco popolare, Cattolica e Bpm
Un altro exploit è quello di due manager che hanno incassato robuste liquidazioni, l'ex amministratore delegato di Acea, Andrea Mangoni: la società ha chiuso un bilancio 2009 in perdita per 52 milioni, dopo che a Mangoni, uscito il 27 marzo 2009, sono stati riconosciuti 3,1 milioni, di cui 2,934 milioni per «esodo – trattamento integrativo». Ora Mangoni è nel gruppo Telecom Italia ed è presidente di Sparkle, la società coinvolta con Fastweb nella truffa dell'Iva.
Buonuscita dorata anche per Massimo Minolfi, uscito con 2,74 milioni lordi dal Banco Popolare l'8 aprile 2009, tre mesi dopo che il nuovo amministratore delegato, Pier Francesco Saviotti, lo aveva nominato direttore generale unico.
A sua volta, Saviotti ha una busta paga annua di 1,7 milioni lordi, cui si aggiungono 95.700 euro di gettoni per la presenza nei consigli Brembo, Stefanel e Tod's.
Giovanni Battista Mazzucchelli, amministratore delegato della Cattolica di assicurazioni, ha guadagnato 2,3 milioni (+5,3% sul 2008). Sale in classifica anche Massimo Ponzellini, presidente dell'Impregilo, grazie alla doppia busta paga perché dal 25 aprile 2009 è anche presidente della Bpm, con 474mila euro che sommati ai compensi del gruppo di costruzioni portano il suo totale a 1,89 milioni lordi.

Gli stipendi di Gianmario Tondato da Ruos, Tronchetti Provera, Profumo, Ponzellini, Castellucci, Moratti, Colaninno, Passera, Scaroni, Puri Negri, Vigni, Calabi, Palenzona, Confalonieri, Berlusconi jr, Adreani, Nieri
TABELLA / I manager più pagati del 2009
TABELLA / I manager più pagati nel 2008

9 APRILE 2010
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