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Wall Street in forte calo dopo il panico forse provocato da un errore. Male Piazza Affari |
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6 maggio 2010
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Chiusura in forte calo per Wall Street. Il Dow Jones perde il 3,23% a 10.518,13 punti, il Nasdaq arretra del 3,44% a 2.319,64 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,28% a 1.127,72 punti. Durante la seduta si è verificato uno dei più grandi e rapidi cali in un giorno di tutti i tempi, forse dovuto a un errore commesso in una grande istituzione finanziaria. Un'inchiesta è in corso. La Borsa milanese è arrivata a perdere il 6%, per chiudere in calo del 4,27 per cento. L'ondata di vendite ha travolto in particolare gli istituti di credito: Intesa, nell'intraday, ha toccato un ribasso di oltre il 11%, UniCredit del 9%. Dall'allarme di Moody's alla rottura della soglia dei 20.000 punti i perché del crollo
Chiusura in forte calo per Wall Street. Il Dow Jones perde il 3,23% a 10.518,13 punti, il Nasdaq arretra del 3,44% a 2.319,64 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,28% a 1.127,72 punti.
Finale di seduta al cardiopalma a Wall Street, dove i listini a poco più di un'ora dal termine, forse per un errore in una grande istituzione finanziaria, sono finiti in una spirale negativa che ha portato il Dow Jones a cedere quasi mille punti (998,5 punti per la precisione), il 9% circa, scivolando al di sotto della soglia dei 10.000 punti prima di recuperare improvvisamente terreno. Gli investitori hanno comunque ceduto alla paura scatenata dalla crisi in Grecia e al timore che la ripresa economica possa essere messa a rischio: nel giro di pochi minuti un'ondata di vendite ha colpito Wall Street, mentre i trader seguivano le proteste in corso sulle strade di Atene. Per alcuni minuti, prima di recuperare terreno, i listini erano arrivati ad annullare i guadagni di un anno, registrando il peggiore calo giornaliero dello stesso periodo. L'inchiesta sul possibile errore I rumors della Borsa individuano in Citigroup la società all'origine dell'errore materiale che avrebbe innescato il crollo del Dow Jones di oltre il 9%, recuperato in chiusura. Un trader nell'ordine di vendita avrebbe digitato una 'b' di billion al posto di una 'm' di million mandando in tilt il sistema ma, soprattutto, facendo scattare il panico sui mercati di tutto il mondo. La banca ha fatto sapere di aver aperto un'inchiesta interna.
Ore 16.13 Piazza Affari inizia uno dei suoi peggiori finali di seduta degli ultimi anni. L'indice di riferimento il Ftse Mib, dove pesano fortemente i titoli bancari, rompe la soglia psicologica dei 20.000 punti e sprofonda quasi fino a 19.100 punti. Arriva a perdere oltre il 5%, per chiudere in calo del 4,27% a 19.483,93 punti.
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