La Procura distrettuale di New York ha aperto un'inchiesta su otto istituti bancari per accertare se abbiano fornito informazioni fuorvianti alle agenzie di rating, allo scopo di gonfiare la valutazione di alcuni mutui cartolarizzati: è quanto pubblica il quotidiano statunitense The New York Times, citando fonti vicine all'inchiesta.
Oltre ai grandi istituti di Wall Street come Goldman Sachs, Morgan Stanley, Citigroup e Merrill Lynch, ora controllata da Bank of America, ad essere coinvolte nell'inchiesta risultano anche le europee UBS, Credit Suisse, Deutsche Bank e Credit Agricole. Le agenzie di rating sono Standard & Poor's, Fitch Ratings e Moody's Investors Service.
Wall Street giocò un ruolo fondamentale nella crisi che portò alla caduta del mercato dei mutui: le banche di investimento infatti cartolarizzarono i mutui in titoli, ripetendo il processo anche più volte; a tali titoli venne dato un rating molto alto (e quindi un alto prezzo di vendita), con il risultato che gli acquirenti si ritrovarono a perdere miliardi di dollari.
Fino ad ora l'azione giudiziaria più importante è quella promossa nei confronti di Goldman Sachs, accusata di frode dalla Sec, ma altre iniziative legali potrebbero essere prese anche dal Dipartimento della Giustizia, dall'Fbi o dalla Commissione sulla Crisi Finanziaria, tutte agenzie che stanno indagando indipendentemente sulla vicenda.
Morgan Stanley sotto inchiesta Trading anomalo sui mutui