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Quello che si può chiedere invece alle banche è un affinamento nelle metodologie di attribuzione di merito di credito alle imprese, e sarebbe anche auspicabile una nuova partenza – su basi meno "azzardate" del mercato delle cartolarizzazioni, eventualmente con garanzie pubbliche per le tranches meno rischiose. Questo naturalmente per fornire un ulteriore canale di liquidità alle aziende di credito, che non possono basarsi solo sui "Tremonti Bond", riservati, lo ricordiamo, solo alle banche quotate, e comunque piuttosto onerosi avendo un tasso d'interesse minimo del 7,5%. Del resto, come ricorda ancora il governatore Draghi, l'intervento dello Stato nelle banche è e deve essere temporaneo, e l'azionariato privato dovrà sostituire i fondi pubblici non appena le condizioni di mercato lo consentiranno. (Analisi Mercati Finanziari)
(*) Le società componenti il FTSE Italia Micro Cap Index, come calcolato alla data del 23/3/2009, sono: Aeroporto di Firenze - AdF, Aeroporto di Venezia Marco Polo – Save, Area Impianti, B&C Speakers, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni, Banca Popolare di Spoleto, Best Union Company, Bioera, Bouty Healthcare, Cape Listed Investment Vehicle in Equity, Enervit, Gruppo Minerali Maffei, Investimenti e Sviluppo Mediterraneo, IRCE, Mid Industry Capital, Mittel, Molecular Medicine, NoemaLife, RGI, Rosss, S.E.I. – Servizi Energetici Integrati, Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei, SOL, Tamburi Investment Partners, Tessitura Pontelambro, Valsoia, Vianini Industria, Vianini Lavori, Vincenzo Zucchi.
