«Sia l'Italia che il Portogallo rischiano di non riuscire a tener fede ai propri impegni nel contesto della procedura per i disavanzi eccessivi, se non attueranno ultriori misure di risanamento»: è l'avvertimento contenuto nel Bollettino mensile della Bce.
Secondo le previsioni della Commissione europea «qualunque ritardo - si legge nel documento della Bce - nella correzione sostenibile dei disavanzi eccessivi può concorrere alla percezione di un indebolimento della sostenibilità dei conti pubblici.
Di conseguenza - aggiungono all'Eurotower - se dovessero concretizzarsi i rischi per il rispetto degli impegni di tali Paesi, si renderà assolutamente necessario adottare i provvedimenti opportuni previsti dalla procedura per i disavanzi eccessivi».
Le nuove riforme. Le riforme strutturali richiedono ovunque, in Eurolandia, «con urgenza un intervento deciso». Gli esperti della Bce affermano che «per trarre pieno beneficio dall'Unione economica e monetaria e dal mercato unico, è necessario che ulteriori riforme strutturali rafforzino la capacità di aggiustamento dell'area dell'euro». Ciò, aggiungono, «include una sufficiente differenziazione delle retribuzioni, soprattutto al fine di migliorare le opportunità di impiego per i lavoratori meno qualificati e in regioni ad alta disoccupazione, nonchè una maggiore flessibilità dei mercati del lavoro e dei beni e servizi». Viene inoltre considerata «necessaria» la rimozione degli ostacoli alla mobilità del lavoro, tra impieghi regioni e Paesi. In generale, si legge sempre nel Bollettino, «le riforme strutturali, unitamente al risanamento dei conti pubblici, devono contribuire a uno sviluppo sostenibile limitando l'onere trasferito sui più giovani e sulle generazioni future.
Restano pertanto da affrontare notevoli sfide, che differiscono da paese a paese ma richiedono ovunque con urgenza un intervento deciso». Le prospettive di espansione a più lungo termine «dipendono principalmente» da riforme strutturali, compresa quella delle pensioni. Nel Bollettino mensile, la Bce sottolinea allo stesso tempo che le riforme devono inserirsi «in una strategia articolata». In particolare, per quanto concerne i lavoratori più anziani, «maggiori incentivi per l'offerta di lavoro - affermano gli esperti di Francoforte - determineranno livelli più elevati di occupazione e crescita soltanto se il mercato del lavoro sarà abbastanza flessibile da assorbire l'offerta aggiuntiva».
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