Lamberto Dini e Natale d'Amico dettano le loro condizioni a Prodi in tema di riforma del welfare. «Il Consiglio dei ministri - scrivono in un articolo pubblicato domenica 25 novembre sul Sole 24 Ore - ha autorizzato l'apposizione della questione di fiducia sul disegno di legge che recepisce il protocollo concordato fra Governo e parti sociali in materia di welfare e pensioni». Dopo gli «inopportuni emendamenti» approvati in Commissione, «sarebbe ora saggio che il Governo apponesse la fiducia sul testo a suo tempo concordato, ritornando alla lettera e allo spirito del Protocollo». Ed ecco l'aut aut: «Se così sarà, non mancherà il nostro appoggio. E si ricupererà anche il consenso delle parti sociali. Se il testo sarà diverso, giudicheremo nel merito la nuova proposta. Chiariamo però fin da subito che non daremo il nostro assenso a proposte che accrescano ulteriormente i costi finanziari rispetto a quanto - e non è poco - fin qui previsto; e neanche a proposte che irrigidiscano ulteriormente le regole di funzionamento del mercato del lavoro».