«Oggi apriamo una discussione sulle linee guida del piano generale della mobilità che durerà due o tre mesi, poi passeremo all'elaborazione vera e propria del piano che speriamo di avere entro l'anno prossimo». Lo ha detto il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi presentando, all'Università degli Studi Roma Tre, le linee guida del Piano generale della mobilità. Il nuovo Piano, spiega il ministro, entrerà in vigore alla fine del 2008 e «avrà un orizzonte temporale di validità fino al 2020, che è il termine entro il quale se ne prevede fin d'ora la revisione generale».
Per Bianchi la parola chiave del nuovo Piano di mobilità dei passeggeri e delle merci è l'integrazione, da realizzare secondo tre direttrici principali. In primo luogo attraverso l'integrazione tra le reti di mobilità interne e quelle degli altri Paesi, in particolare dell'Europa. Necessaria poi l'integrazione tra i diversi modi di trasporto in modo da consentire facili spostamenti dalla ferrovia, alla strada, alle linee aeree, alle vie del mare, che, per Bianchi, rappresentano «la condizione prima per dare efficienza al nostro sistema di trasporto». Infine, integrazione tra livelli, che oltre a garantire migliori e più rapide connessioni per le lunghe percorrenze, tenga conto della mobilità di breve e media percorrenza, in particolare quella dei milioni di pendolari che ogni giorno si spostano dai luoghi di residenza per motivi di lavoro, di studio, di svago, di accesso ai servizi.
Tra le priorità del Piano è previsto, per il trasporto passeggeri, il rilancio del trasporto pubblico locale, oltre a potenziamento dei collegamenti regionali e dei servizi internazionali e intercontinentali. Sul fronte, poi, del trasporto merci, particolare attenzione è riservata alla logistica urbana e alla distribuzione regionale, considerato, spiega Bianchi, che nel Belpaese più del 50% delle merci movimentate via strada copre percorsi inferiori ai 50 chilometri.
Efficienza, sicurezza e sostenibilità sono, infine, i tre obiettivi strategici del nuovo piano della mobilità. Con investimenti cospicui. Sul fronte della mobilità delle persone, infatti, per l'efficienza, stimata in termini di congestione, è previsto un costo pari a circa 9 miliardi di euro, mentre per la sicurezza, stimata solo in termini di incidentalità, un costo pari a circa 28 miliardi di euro. Per la sostenibilità, invece, stimata solo in termini di inquinamento acustico ed ambientale, è previsto un costo pari a circa 38 miliardi di euro. Per quanto riguarda, poi, la mobilità delle merci, in efficienza si spenderanno circa 6 miliardi di euro, circa 2 miliardi di euro in sicurezza e circa 36 miliardi di euro in sostenibilità.
Nel 2006, conclude il ministro, secondo i dati forniti dal Comitato nazionale trasporti (Cnt), le famiglie italiane hanno speso per i trasporti 103,3 miliardi di euro (pari al 13,9% della spesa complessiva), che rappresenta la terza voce del bilancio familiare. Ebbene, per Bianchi «una maggior efficienza è in grado di ridurre non solo i costi sopportati dagli utenti, ma anche quelli di produzione dei servizi con un contestuale innalzamento della qualità dei servizi e del lavoro».
