All'indomani dell' approvazione in Senato della legge finanziaria senza ricorso alla fiducia, per la prima volta in cinque anni, il leader di An, Gianfranco Fini lancia un chiaro messaggio a Silvio Berlusconi: per il centrodestra ora «è davvero doveroso riflettere e cambiare strategia». Il messaggio arriva attraverso una lettera al direttore del "Corriere della Sera" : «Al centrodestra serve una strategia semplice e chiara che parta da un dato politico tanto ovvio quanto fin qui pervicacemente negato da Berlusconi- scrive Fini-. Il governo cadrà un secondo dopo che si avrà la certezza che dopo Prodi non si torna subito alle urne con l'attuale legge elettorale. Giusto o sbagliato che sia, è così. Perché continuare a negarlo contro ogni evidenza?». Secondo il leader di An il centrodestra deve contribuire «alla sollecita rimozione del macigno che sbarra la strada alle nuove elezioni; l'attuale legge elettorale, una legge che obbliga tutti ad alleanze eterogenee in cui è enorme il potere di interdizione e ricatto di formazioni ultraminoritarie, con ridottissimo consenso popolare».
E' gelida la replica di Silvio Berlusconi: «Se ci sono nuove idee, che finora non ci sono state – spiega Berlusconi - ben vengano. Ma finora l'unico che si è dato da fare per interpretare il sentimento degli italiani, per fare implodere questa maggioranza, sono stato io».
Molto duro anche il commento dello "scissionista" Francesco Storace, segretario nazionale del La Destra: «L'astinenza da potere fa molto male-ha dichiarato- è cominciato il ricatto, più isterico che razionale, a Berlusconi. Fini sceglie il Corriere della Sera, per scaricare sul capo della Cdl problemi politici e problemi personali, senza rendersi conto che la battaglia contro Prodi è dura e non ammette diserzioni. E' davvero incredibile che il problema per An sia più un nuovo movimento che il peggiore governo che si possa avere» ha detto.
Mentre Roberto Maroni, capogruppo della Lega alla Camera ha dichiarato che nel centro-destra «qualcosa cambierà o sta già per cambiare»: «An con la lettera di Fini al Corriere della Sera-ha detto- ma anche l'Udc, sono più fortemente orientati a mettere in discussione la leadership di
Berlusconi».