I sindacati dei metalmeccanici hanno proclamato uno sciopero di otto ore per venerdì 11 gennaio 2008 a sostegno della trattativa per il rinnovo del contratto. Non sono stati ancora fissati i termini dell'agitazione, se sarà generale oppure articolata sul territorio. Per ora non é prevista nessuna manifestazione.
Per il 7 gennaio è stata fissata una riunione di segreteria tra Fim, Fiom e Uilm. E il negoziato con Federmeccanica è stato aggiornato all'8 gennaio prossimo.
Ieri Federmeccanica si era detta pronta a trattare ad oltranza per arrivare al rinnovo del contratto entro Natale e il direttore generale Roberto Santarelli aveva definito «sbagliata e incomprensibile» l'ipotesi di rinviare tutto all'8 gennaio. E oggi il presidente dell'associazione, Massimo Calearo ribadisce che la speranza era di trovare l'intesa prima di Natale e se ciò non è avvenuto «non è per mancanza di buona volontà» da parte delle imprese, ma per la necessità di «fare qualcosa di innovativo».
Federmeccanica punta ora a trovare l'accordo «subito dopo l'Epifania». «Noi siamo disponibili tutti i giorni, esclusi Pasqua e Capodanno», sottolinea Calearo, che aggiunge: «proseguiremo domani e dopodomani in sede tecnica e parleremo di sicurezza». E a proposito dell'agitazione proclamata per l'11 gennaio si augura che sia solamente uno sciopero e «non un'occupazione di strade e ferrovie, come è già successo».
Il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi ha chiarito: « i livelli di flessibilità che ci chiedono non glieli possiamo dare. Siamo contrari ad aumentare l'orario di fatto e ridurre il ruolo negoziale delle Rsu sulle flessibilità. Su queste basi la trattativa non c'è. Sul salario non c'è poi spazio per un allungamento della vigenza contrattuale, perchè i soldi sono pochi».
Il segretario generale della Uilm, Tonino Regazzi ha fatto sapere: «abbiamo cercato di definire il metodo di lavoro. Chiediamo alle imprese risposte su: inquadramento, parità normativa, reperibilità e ambiente».
Il leader della Fim, Giorgio Caprioli, ha spiegato che si potrà andare ad una trattativa no stop solo se Federmeccanica comincerà a dare le risposte sui punti contenuti nel documento messo a punto dai sindacati.
Il vicepresidente di Confindustria, Alberto Bombassei, già da ieri non si era detto ottimista sulla possibilità che le parti potessero giungere a una stretta finale entro l'anno e ha sottolineato che il rinnovo del contratto dei metalmeccanici e la riforma del modello contrattuale «sono due cose indipendenti tra loro».
Scettico da subito sulla chiusura della trattativa con le tute blu entro l'anno è stato anche il leader della Uil, Luigi Angeletti, che ha rilanciato: «se mettono mano al portafoglio, siamo pronti a chiudere anche domani».
Tra i lavoratori la tensione è alta, tanto che nella manifestazione organizzata ieri a Milano ci sono stati tafferugli e due operai sono rimasti lievemente feriti. I due hanno riportato ferite al naso, colpiti da una manganellata, secondo quanto riferito dai partecipanti. I manifestanti miravano ad avvicinarsi alla sede di Assolombarda, ma l'area era stata transennata. Alcune auto parcheggiate nell'area sono state colpite dal lancio di bulloni e uova. Uno dei due contusi è Massimiliano Murgo, il gruista-mulettista 31enne della Brollo (gruppo Marcegaglia) indagato nell'inchiesta sulle nuove Br e per questo espulso dalla Fiom. L'altro è un membro dello stesso sindacato assunto alla Ansaldo Camozzi.