«Se non rispetti i limiti di velocità non rischi solo la patente». È lo slogan scelto dalla società Autostrade per l'Italia per chiedere agli automobilisti di guidare con prudenza, rispettando la propria vita e quella degli altri. Solo nell'ultimo anno il tasso di mortalità in autostrada è stato ridotto del 20% e sulla rete è stato raggiunto in anticipo il traguardo della riduzione del 50% della mortalità previsto dalla comunità europea per il decennio 1999-2009, ancora ben lontano per le strade del Belpaese. «È il risultato - spiega Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, presentando i risultati ottenuti - di un continuo lavoro di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture e di informazione sui comportamenti più adeguati». Un contributo determinante è arrivato da Tutor, il sistema di rilevazione della velocità media, ideato e installato dalla società e gestito dalla Polizia stradale, che nei 1.224 chilometri nei quali è attivato ha fatto registrare una riduzione del tasso di mortalità del 50 per cento. Sistema che la società prevede di estendere nel 2008 a ulteriori tratte autostradali. Sul fronte del miglioramento delle infrastrutture la società precisa che è in corso un piano di ammodernamento delle gallerie, c'è una forte accelerazione dei programmi di intervento sulle infrastrutture e grazie alla riqualificazione delle barriere spartitraffico la percentuale degli incidenti per salto di carreggiata è calata dell'1,3 per cento.
La copertura della rete con asfalto drenante è passata dal 16,4% del 1999 al 79% e sono stati installati 833 pannelli a messaggio variabile, in itinere e all'ingresso delle stazioni della rete.
Si punta a intervenire sui comportamenti errati alla guida che sono le principali dell'incidentalità, visto che il 60% degli incidenti sulla rete autostradale sono causati dall'alta velocità, il 47% da tamponamenti, il 25% da manovre sbagliate o vietate (dall'investimento in corsia di emergenza all'inversione del senso di marcia). Il 36% degli incidenti mortali, poi, avvengono di notte, causati dal colpo di sonno. Fra le iniziative attivate i vertici della società hanno ricordato «Caffè gratis di notte», con 2 milioni di tazzine distribuite nelle ore notturne, «La vita è un soffio», con un milione di alcool test distribuiti gratuitamente nelle aree di servizio, con i braccialetti di «Guido? Non bevo», in collaborazione con Quattroruote o con «Mettici la testa» con Rai Educational. Nei nuovi bandi di gara per le aree di servizio la società proporrà di eliminare vendita e somministrazione di bevande alcoliche non mono-porzione e l'estensione del «Caffè gratis di notte», dalle 24 alle 5 della mattina, per tutto l'anno. (N.Co.)