È precipitato in un silos di stoccaggio di prodotti per la lavorazione della ceramica mentre ne puliva l'imboccatura incrostata da materiali terrosi. Dopo un volo di circa cinque metri Roberto Imperiale, è caduto sul fondo del cono del silos. L'operaio, 36 anni, sposato senza figli, è morto così domenica mattina a Castel Bolognese (Ravenna) nella sede della Cerdomus Ceramiche.
È l'ennesima vittima sul lavoro. Sabato a Napoli era morto Federico Artiaco, 34 anni, che due giorni prima era caduto da un'impalcatura durante i lavori di ristrutturazione di uno stabile nel centro storico. E in giornata il triste elenco si è allungato ancora: in Basilicata un agricoltore, Carlo Monteleone, di 67 anni, è morto schiacciato dal trattore su cui stava lavorando che si è ribaltato nelle campagne di contrada Reddito San Tommaso, a Forenza (Potenza); in Sicilia un altro agricoltore Gioacchino Giardina, 40 anni, di Canicattì (Agrigento), ha perso la vita dilaniato dagli ingranaggi in cui si era impigliata un manica del maglione, mentre tentava di riparare il suo trattore che aveva il motore acceso, nelle campagne al confine fra Canicattì e Montedoro.
A dare l'allarme a Castel Bolognese, e far arrivare i soccorsi in via Emilia Ponente, è stato un collega, che si trovava nei pressi della struttura. Non avrebbe sentito nulla, ma ad un certo punto si è accorto che il collega era caduto. Erano circa le nove quando la richiesta di aiuto è arrivata ai vigili del fuoco di Faenza. Sul posto sono poi intervenuti anche i carabinieri, il 118, la medicina del lavoro e una squadra di pompieri da Ravenna, che hanno cercato di ricostruire la dinamica dell'incidente. Sono stati sentiti diversi testimoni e raccolti molti elementi utili alla ricostruzione esatta dei fatti, tra i quali alcune fotografie del silos.
Il corpo di Imperiale, ormai senza vita, è stato recuperato da alcuni pompieri del nucleo Saf (spelo-alpino-fluviale) che si sono calati giù nel silos e, dopo aver imbracato il corpo dell'operaio, lo hanno portato all'esterno. Per i soccorritori Imperiale è morto asfissiato in pochi minuti, ucciso dalle polveri fini per prodotto ceramico contenute nel silos, che vengono utilizzate per produrre la pasta base per fare la ceramica. Ma solo l'autopsia potrà chiarire ogni dubbio sulla esatta causa della morte. Imperiale era residente sull'appennino a Marradi (Firenze) ma era nato a Forlì.
Nella stessa mattinata un suo collega è stato portato via in ambulanza, sotto choc per l'accaduto. A Faenza nel pomeriggio si sono svolti nella caserma dei carabinieri i primi interrogatori dei testimoni dell'incidente. In 35 anni di lavoro - hanno spiegato i responsabili dell'azienda - non si era mai verificato un incidente di questa gravità. I rappresentanti sindacali delle tre maggiori sigle di settore (Filcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem) hanno fatto sapere che domani mattina incontreranno i vertici dell'azienda per parlare dell'incidente. Inoltre per martedì dalle 12 alle 14 è stata indetta un'assemblea di tutti i lavoratori della Cerdomus Ceramiche per esprimere solidarietà ai familiari dell'operaio morto e per fare il punto della situazione sui sistemi interni di sicurezza. (agenzia Ansa)