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C'è una Campania virtuosa: sono 145 i comuni «ricicloni»

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15 gennaio 2008


C'è una Campania virtuosa che ricicla e non ha cumuli di spazzatura per le strade. Lo segnala Legambiente presentando i 145 piccoli e grandi Comuni «ricicloni» della Campania, che nel 2006 hanno superato l'obiettivo minimo del 35% previsto dal decreto Ronchi, con 75 Comuni al di sopra del 50 per cento. Da piccoli comuni come Athena Lucana (Sa) con il 97% e Rofrano (Sa) con il 92% a grandi comuni come Mercato San Severino (Sa) oltre 20 mila abitanti e il 54% di raccolta differenziata o Scafati (Sa) oltre 48mila abitanti con il 39,6 per cento. C'è Vallesaccarda (Av) con il 78% di raccolta differenziata, Padula (Sa) con il 69%, Pontecagnano (Sa), circa 24 mila abitanti, raggiunge quasi il 50% di raccolta differenziata, Nola in provincia di Napoli circa il 32 per cento.

«I comuni ricicloni - sottolineano il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza e il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo - rappresentano l'avamposto di una Campania più moderna e più pulita: hanno imparato a trattare bene i rifiuti, creando, economia e lavoro. Insomma hanno saputo trasformare i rifiuti da problema a risorsa. Nella realtà la soluzione per uscire dall'emergenza esiste: estendere al territorio campano, cominciando da Napoli, l'esperienza dei comuni ricicloni, completare l'impiantistica regionale realizzando almeno 20 impianti di compostaggio e chiudere con i 14 anni di commissariamento che hanno deresponsabilizzato la politica nazionale, regionale e locale».

I sindaci della Campania riciclona, insieme a cittadini, aziende, associazioni e organizzazioni di categoria, saranno i protagonisti di «Voler bene alla Campania» la manifestazione nazionale indetta da Legambiente per 19 gennaio, ore 14,30 in Piazza Carità, a Napoli. «Dobbiamo dire dicono Vittorio Cogliati Dezza e Michele Buonomo - con forza dei no e promuovere i sì: no all'emergenza permanente, no alla ecomafia che ci avvelena la vita, no ai demagoghi che soffiano su ogni protesta. Sì a una politica che sa decidere, sì ai sindaci che fanno la raccolta differenziata, sì agli impianti di riciclaggio e compostaggio». (N.Co.)

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