Botta e risposta fra Fausto Bertinotti e Gianfranco Fini a Porta a porta. Il presidente della Camera, leader della Sinistra arcobaleno, propone un meccanismo di indicizzazione annuale di salari e pensioni, visto che la condizione del lavoro dipendente grida vendetta. «L'aumento dei prezzi - ha detto Bertinotti - non sarebbe stato così indiscriminato neanche con l'introduzione dell'euro se ci fosse stata una scala mobile, che avrebbe scoraggiato l'aumento dei prezzi perché a pagare sarebbero stati un po' tutti e non solo i lavoratori». In disaccordo con la proposta di Bertinotti si è detto il leader di An, Gianfranco Fini che propone invece «il rinnovo dei contratti e la riduzione del carico fiscale anche con l'introduzione di un quoziente familiare». Per Fini vanno incentivate le imprese a rimanere in Italia, in un momento in cui è così facile portarle all'estero. Il leader di An, confluito nel Pdl, propone di detassare gli straordinari. Non sono mancati scambi di battute a raffica. Quando Fini ha sollecitato che «tra lavoratore e datore di lavoro ci sia concordia», il leader della Sinistra arcobaleno lo ha accusato di essere «veltroniano». Il presidente di Alleanza nazionale ha risposto «non sono veltroniano, é lui che ci ha copiato».
Nella mattinata, ospite di Radio anch'io, Fini aveva invocato il voto utile. «Credo nell'intelligenza degli elettori», ha detto Fini, che «non voteranno per chi non ha alcuna speranza di governare». Il leader di An ha detto che si va verso grandi schieramenti e il confronto è tra il Pdl e il Pd «e non credo che l'elettore voti per il partitino che è presente solo per onor di firma. Il riferimento per il voto utile sarà ben presente nella testa degli elettori. Ci sarà quella semplificazione da parte degli elettori che non voteranno per chi non ha la possibilità di governare». Risponde intervistato dal Tg1 Oliviero Di liberto, segretario del Pdci. «Le dichiarazioni di Fini che chiede il voto utile per Pdl e Pd sono la dimostrazione che Veltroni e Berlusconi stanno lavorando all'inciucio e al governissimo per dopo il voto. Una ragione di più per votare Sinistra Arcobaleno e Bertinotti candidato premier».
Totale disaccordo anche sulla legge Biagi. «La legge Biagi - per il leader di An - merita di essere modificata, con l'introduzione di ammortizzatori sociali e garanzie per la copertura tra un contratto e l'altro». Il candidato premier della Sinistra arcobaleno ha invece invocato un superamento della legge 30, denunciando la grave precarietà del lavoro in Italia. Fini ha sostenuto che «il mitico contratto a tempo indeterminato è un punto di arrivo e non di partenza» perchè i contratti a termine permettono all'imprenditore di compiere delle verifiche sul lavoratore, che se si dimostra bravo verrà successivamente assunto». Nel parlare dell'esistenza di un tesoretto, non è mancato un attacco di Bertinotti al ministro Tommaso Padoa Schioppa: «il ministro del Tesoro ha un'idea ristretta non solo dell'economia, ma anche dei dati». Per Bertinotti l'extragettito non è come l'araba fenice, «sarebbe bene che fosse redistribuito subito, ma si può fare, cosa che io auspico, solo se c'é un accordo unanime».