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Veltroni fa suo lo slogan di Obama: "yes we can"

di Stefano Biolchini

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6 febbraio 2008


«Yes we can». Il segretario nazionale del Pd, Walter Veltroni fa suo lo slogan di Barack Obama nella corsa alle primarie del Partito democratico americano. E risponde così a chi gli chiede se pensa di poter vincere da solo contro la Cld: «Sono convinto che in questo momento, per come sta il Paese, un'offerta nuova può incontrare il desiderio degli italiani che sono stufi di questa situazione, che per questioni oggettive e difetti soggettivi, produce confusione e litigiosità. Una proposta innovativa la nostra per porre fine al bipolarismo forzato». «Noi facciamo una scelta coraggiosa -prosegue Veltroni- e ci piacerebbe che la facessero anche altri» perchè «l'Italia ha diritto ad avere qualcosa di nuovo, a conoscere una stagione nuova e questa sará la sfida dei prossimi 65 giorni, una sfida per voltare pagina, per uscire da un bipolarismo rissoso e coatto». Coalizioni eterogenee che Veltroni non vuol più replicare e che invece ravvisa nel centrodestra: «Ho letto che Maroni dice che non vuole l'Udeur nella coalizione. Ecco, è proprio questo che non voglio più vedere nella politica italiana». Dunque, il Pd andrá solo e questa sará «la novitá» di questa campagna elettorale a fronte di un centrodestra formato da più di 10 partiti e che, proprio per questo, non potrá dare agli italiani «il cambiamento che chiedono». «Oggi c'è un articolo sul Financial Times molto pesante in cui si usa la parola "declino" in un modo che chi vuole bene a questo Paese fa male ascoltare. Ma dice delle veritá tra cui quella che non è all'orizzonte, se vincesse il centrodestra, quella novitá di cui l'Italia ha bisogno e ha diritto».

Veltroni ha anche annunciato che farà un "viaggio in Italia" con tappa in tutte le 110 Province della penisola, per portare agli italiani una messaggio di speranza e di novità per il Paese. Veltroni, affronterà la campagna elettorale dal giorno dopo l'assemblea costituente del Pd fissata al 16 febbraio. "Il 16 febbraio faremo l'assemblea costituente a Roma con al centro i contenuti e i temi della campagna elettorale - spiega Veltroni ai cronisti riuniti a piazza Sant'Anastasia - poi comincerò un viaggio in Italia che mi porterà in tutte le centodieci province del Paese". Un viaggio che il leader del Pd affronta "con la speranza di sopravvivere - dice scherzando - ma soprattutto per portare un messaggio di speranza e novità". Se il Veltroni politico rivendica una qualità, infatti, è quella di saper leggere ciò che il suo Paese chiede: "Se qualcosa ho - dice il sindaco - è una certa sensibilità per ciò che il Paese pensa. E io credo che il Paese non voglia vedere un film già visto, ma abbia bisogno di una stagione nuova. Quindi - spiega Veltroni - non essendo un appassionato della politica mediatica, ma credendo che la politica si faccia anche con il corpo e con il contatto con la gente, farò questo viaggio per far capire al Paese che c'è qualcosa di nuovo".

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