Il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco rinuncia alla candidatura in Parlamento. In una lettera inviata al leader del Pd Walter Veltroni sottolinea che la rinuncia alla candidatura può e deve essere l'occasione per valorizzare e promuovere giovani che hanno già dimostrato sul campo le proprie qualità. «Caro Walter - scrive Visco - dopo 24 anni di presenza in Parlamento, e dopo sette legislature, ci sono motivi oggettivi (e soggettivi) per ritenere conclusa la mia esperienza parlamentare». Nella lettera Visco sottolinea che «in verità la mia vocazione principale, e le mie capacità, riguardano principalmente la soluzione di problemi concreti e l'ideazione di ipotesi di riforma, utili per il Paese, e quindi l'attività di Governo ben più dell'attività legislativa. Da questo punto di vista la mia presenza in Parlamento non è decisiva».
Il viceministro ringrazia Veltroni per l'apprezzamento riservato ai risultati del suo lavoro, ma sottolinea che resta molto da fare. La riduzione strutturale dell'evasione fiscale ha bisogno di continuità nell'indirizzo politico, e nell'azione amministrativa, oltre alla conoscenza piena dei meccanismi legislativi e amministrativi e degli effetti economici delle misure. «Lo stesso vale per il controllo della spesa pubblica, che è il problema principale che va affrontato in questo Paese. In Italia la pressione fiscale è alta e probabilmente eccessiva rispetto alla struttura produttiva del Paese, formata soprattutto da piccole imprese. Anche il carico fiscale sul lavoro dipendente è eccessivo. Solo riducendo la spesa (i margini ci sono, anche se non amplissimi) si potranno ridurre le tasse e mantenere gli equilibri di bilancio, che sono il prerequisito per una sana gestione dell'economia». Visco sottolinea che la riduzione dell'evasione e degli sprechi hanno a che vedere con l'affermazione di elementari principi di legalità, razionalità e giustizia sociale. «Mi sembra che il Pd abbia iniziato bene, molto bene, il suo cammino».
Veltroni ha risposto con una lettera a Visco che «la scelta che hai voluto compiere conferma - una volta di più - il tuo grande spessore politico e istituzionale. È una decisione spontanea e di grande generosità, da parte di una personalità alla quale il Paese e la politica devono davvero molto». Il leader del Pd sottolinea che l'esperienza parlamentare e di governo di Visco «è stata decisiva, in questi anni, per contribuire al risanamento finanziario dell'Italia, all'abbattimento del debito, attraverso una politica seria e coerente di riduzione strutturale dell'evasione fiscale.Questo impegno consente oggi di guardare con maggiore fiducia al futuro e di poter proseguire politiche fiscali che al rigore accompagnino una progressiva riduzione della pressione nei confronti delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese».(N.Co.)