E' il partito democratico che rischia di pagare un pesante prezzo politico-elettorale dopo il rinvio a giudizio del governatore della Campania Antonio Bassolino per presunte irregolarità nella gestione rifiuti. Lui, il presidente della regione Campania finora ha sempre detto di voler restare al suo posto perchè , ha spiegato con piglio risoluto anche in televisione, le sue reponsabilità se le è già assunte, ma ora deve restare a fronteggiare l'emergenza (che dura da oltre dieci anni) a fianco del commissario De Gennaro. Senza contare poi che vale sempre la presunzione di innocenza.
Già, ma in questo modo Bassolino, che, volente o nolente ,è l'uomo simbolo del Centro-sinistra a Napoli e nella regione, produce un grave danno al suo schieramento politico. Questo perchè (e Veltroni dovrebbe capirlo più di ogni altro) non basta candidare la giovane Pina Picierno come capolista, mettendo da parte (in omaggio alle regole) Ciriaco De Mita, se poi le persone simbolo del dramma "monnezza" restano al loro posto. A questo punto tutto lascerebbe prevedere che Bassolino, che di esperienza politica ne ha abbastanza, facesse un responsabile passo indietro, magari in nome di quello che una volta, si chiamava l'interesse del partito. Ma se non lo facesse. Allra toccherebbe a Veltroni far sentire forte la sua voce. Sempre che ci tenga a che la rimonta del Pd e soprattutto la dichiarata volontà di rinnovamento sia una cosa credibile.