«La cordata italiana non è qualcosa di campato in aria: oggi ci sono alcuni nomi di imprenditori importanti che non faccio per ragioni di riservatezza». Silvio Berlusconi, candidato premier nelle file del Pdl, torna alla carica su Alitalia e annuncia che «tra qualche giorno verranno conosciuti da tutti e faranno certamente una loro offerta impegnativa». Gli imprenditori della cordata italiana «chiederanno di avere tre o quattro settimane, mentre Air France ha avuto sei mesi per poter valutare la situazione, fare una due diligence e presentare una nuova offerta impegnativa».
Ai giornalisti che chiedono se insieme agli imprenditori ci sarà anche un istituto di credito dice.: «Certo, ci dovrà essere una banca importante che assisterà questa cordata». Il Cavaliere ha anche precisato che della cordata non faranno parte i figli. «I miei figli in cordata? Nemmeno per sogno. Dopo le strumentalizzazioni della sinistra vieterei il loro ingresso».
E sulla vicenda Alitalia attacca pesantemente il governo Prodi. «Questo governo non può mettere il prossimo di fronte al fatto compiuto: quando andremo al governo noi, Alitalia avrà tutto ciò che serve per normalizzare la situazione». Alitalia «rischia soltanto se il governo decidesse inopinatamente di farla fallire o di firmare con Air France, senza aprire quest'altra possibilità». In merito poi alle polemiche elettorali sulla presentazione della cordata, magari tra 3-4 settimane ad elezioni già avvenute, l'ex premier replica. «La sinistra - conclude il Cavaliere - che Stalin era un benefattore dell'umanità. I signori della sinistra hanno il vizio di sempre e continuano a essere i nipotini di quel signore lì». (N.Co.)