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La candidatura a sindaco di Roma
Per la sua candidatura a sindaco ha ricevuto l'appoggio, oltre che del Pdl, di altri cinque partiti: il Popolo della vita, il Partito Repubblicano, La voce dei Consumatori, il Movimento per l'Autonomia, e una Lista Civica per Alemanno.
Al primo turno delle elezioni ha ottenuto il 40,7% dei voti, raggiungendo il ballottaggio contro il candidato del Partito Democratico Francesco Rutelli. Svolgendo una campagna elettorale all'insegna del cambiamento, Alemanno ha titolato i suoi manifesti elettorali "Roma Cambia", e ha sottoscritto insieme ad Alfredo Antoniozzi (candidato per la provincia di Roma) e agli altri leader del Popolo della Libertà un patto con Roma basato su 16 punti da realizzare in caso di elezione. Ha affermato di tenere in particolare alla sicurezza delle persone e di voler combattere il degrado cittadino.
Per il secondo turno Alemanno non ha fatto apparentamenti ufficiali con la Destra di Storace o con l'Udc, ma ha chiesto ai cittadini un voto "secondo coscienza". Il leader de La Destra Francesco Storace ha comunque deciso di sostenere Alemanno anche senza un apparentamento ufficiale. E' riuscito a battere Rutelli a Roma, nella città che il candidato del centro-sinistra aveva guidato già due volte da sindaco negli anni Novanta. Un'impresa che non era riuscita neanche a Gianfranco Fini che fu sonoramente battuto da Rutelli. (Wikipedia)