«La "stretta" dovuta alla pressione in basso dei salari e al contemporaneo rialzo delle tariffe rischia di creare seri problemi di coesione sociale. Ne tengano conto le imprese e il Governo».
L'allarme lanciato da Guglielmo Epifani suona come una risposta al ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi e al presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che hanno bocciato l'indicizzazione dei salari rivendicata nella piattaforma comune di Cgil, Cisl e Uil. Di più non ha voluto dire il segretario della Cgil, intervenuto ieri alla presentazione della conferenza di organizzazione che si svolgerà a Roma dal 29 al 31 maggio a Roma, e che sarà un'occasione «per mettere a fuoco in maniera sistematica le scelte della confederazione » rispetto ai primi interventi del Governo Berlusconi, ma anche per «una valutazione più precisa su tempi e modalità» del confronto che si aprirà con Confindustria sulla riforma del modello contrattuale.
È indubbio che questa conferenza organizzativa, che si terrà a distanza di 15 anni dalla precedente, ed a metà mandato ottenuto dal congresso di Rimini, per il leader della Cgil si carica di una valenza politica. Da un lato Epifani deve fare i conti con lo scontro interno che si è aperto con la sinistra di Rete 28 aprile, di Lavoro e società e con la Fiom che contestano la piattaforma unitaria redatta con Cisl e Uil per la riforma contrattuale. Dall'altro corre il rischio di finire all'angolo nel confronto con Confindustria e con il governo, che ha già evidenziato su alcuni temi – basti pensare alla detassazione degli straordinari - l'esistenza di divisioni con Cisl e Uil. Ma Epifani non vuole che si ripeta l'esperienza del Patto per l'Italia e, non a caso, il documento politico contiene un richiamo forte «all'unità d'azione, ad un progetto unitario più impegnativo » con Cisl e Uil. La base di partenza è quella piattaforma unitaria sulla riforma contrattuale che contiene importanti novità sulla misurazione della rappresentanza e sulla democrazia sindacale, temi su cui i tre sindacati 4 anni fa si divisero: «L'accordo sul documento per il nuovo modello contrattuale ha aggiunto Epifani può agire a sostegno di un ritrovato lavoro unitario, cosa di cui c'è bisogno».
Di tutto ciò discuteranno a partire da giovedì nella tre giorni alla nuova Fiera di Roma i 950 delegati, convocati per una kermesse che, come ha ricordato la responsabile organizzativa della Cgil, Carla Cantone, è stata preceduta da oltre 1.600 conferenze di organizzazione, con la partecipazione di circa 500mila tra quadri e delegati.
Infine i timori per la situazione di Alitalia: «Bisogna che il Governo metta in calendario un incontro, per dirci a che punto sta la situazione di Alitalia. Sono molto preoccupato. Il tempo passa e non abbiamo notizie di cordate né italiane né mondiali».