Parte piano, ma poi la contestazione a Silvio Berlusconi all'assemblea di Confesercenti é sempre più forte. Contestazione che inizia quando il presidente del Consiglio accusa «giudici politicizzati» di essere «metastasi
della nostra democrazia». Fischi che si ripetono più volte quando parla di democrazia calpestata» e di paese in «libertà vigilata». «Sono costretto, ogni sabato mattina, a preparare con i miei legali udienze in cui sono oggetto dell'attenzione dei Pm o giudici politicizzati che sono la metastasi della democrazia» ha affermato Berlusconi, e qui forti fischi in sala. Il presidente Marco Venturi ha invitato la platea a lasciarlo parlare. Berlusconi ricorda che dal '94 al 2006 sono stati 789 i Pm e i magistrati «interessati», ribadisce, a «sovvertire il voto degli italiani: ci sono riusciti nel '94 non ci riusciranno in questa presente situazione». E ancora bordate anche per l'opposizione: «Quando l'opposizione non capisce e non si unisce a noi per cercare di combattere chi sovverte la
democrazia significa che non c'è più possibilità di dialogo, che il dialogo si spezza». Berlusconi spiega che non è possibile un confronto con l'altro schieramento, in quanto «l'opposizione è rimasta indietro, è giustizialista».
Visibilmente sorpreso dai fischi, Berlusconi ha esclamato, rivolto alla platea: «E' stato il vostro presidente ad invitarmi!». Ed ha chiuso in fretta il suo intervento. Il premier aveva avviato la sua relazione, durata alla fine una quindicina di minuti, parlando di Unione Europea. E sostenendo che c'è un eccesso di direttive, da lui qualificate come «lacci e lacciuoli» per le imprese. «Occorre una semplificazione», ha spiegato. Secondo Berlusconi, l'Unione doveva invece fare di più per combattere «l'iperavvaloramento» dell'euro che sfavorisce la competitività delle merci italiane. E ha annunciato una presenza «determinante» del governo in Europa anche su questi temi.
Partendo dal problema dei rifiuti, Berlusconi aveva poi usato spressioni drastiche contro tutte quelle «minoranze organizzate» che «occupano stazioni e areoporti» per contestare le decisioni dello Stato. Dalle discariche alla Tav. E ha annunciato anche l'uso «della forza» e «dell'esercito» contro «l'anarchia verso cui il Paese era diretto».