ILSOLE24ORE.COM > Notizie Italia ARCHIVIO

Brunetta: «In tre anni abbatteremo l'assenteismo nel pubblico impiego»

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
11 giugno 2008
DOCUMENTO / Ddl per ottimizzare la produttività del lavoro pubblico

«Non voglio fare fughe in avanti, non voglio inventare l'acqua calda… però, se noi dicessimo nell'arco di un triennio, opportunamente strutturato, che i tassi di assenteismo del settore pubblico ci si aspetta che siano simili a quelli del settore privato penso che non diremmo nulla di tragico». Lo ha detto il ministro per la Funzione pubblica e l'innovazione Renato Brunetta nell'audizione sul programma in corso alla commisisone Lavoro della Camera.

«L'idea un pò matta è vedere se si può estendere la class action al settore pubblico. Dare voce al cittadino consumatore per sanzionare i comportamenti della pa a partire da quelli del datore di lavoro» ha proseguito il ministro che si è posto l'obiettivo di sfatare un mito: la riforma della pubblica amministrazione. «Sembra ci sia una maledizione. Tutti ci provano, nessuno ci riesce» ha detto. Ma ora, per l'economista, non c'è più tempo. La situazione economica del Paese, la bassa crescita ci porta a non poter più fallire. «Non possiamo più permetterci un'amministrazione-palla al piede, attualmente è un freno per il Paese». La riforma della pubblica amministrazione, ha continuato, si può fare se la si fa «insieme» altrimenti «è destinata al fallimento» ha sottolineato Brunetta tendendo la mano all'opposizione.

Il piano di Brunetta poggia su sette i cardini: riforma del lavoro nella Pa, modifica della contrattazione collettiva e integrativa con riserva di legge su alcune materie, definizione di criteri di merito e premialità, sanzioni disciplinari e responsabilità dei dipendenti, nuova disciplina della dirigenza pubblica, riordino delle regole di reclutamento e formazione. La principale novità viene dalla disciplina della contrattazione collettiva nel pubblico impiego, dove saranno riservati alla disciplina legislativa, si legge nel documento, «la regolamentazione dell'organizzazione del lavoro, del sistema di valutazione del personale, e di tutto il regime della responsabilità (infrazioni, relative sanzioni e procedimento disciplinare)». Confermato il riordino dell'Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale della Pubblica Amministrazione), per la quale si prevede una riorganizzazione di competenze e organi, una maggiore indipendenza, il rafforzamento del potere di rappresentanza di Regioni ed enti locali, la ridefinizione di comparti e aree di contrattazione, la «modifica della durata dei contratti (in linea con il settore privato)» anche per «far coincidere il periodo di regolamentazione giuridica con quello di regolamentazione economica».

La disciplina del sistema di valutazione delle strutture e del personale sarà inclusa in un decreto legislativo che prevede che ogni amministrazione predisponga ogni anno un sistema di indicatori di produttività e di misuratori della qualità del rendimento. Agli organi di controllo sarà data piena autonomia nella valutazione, che si estenderà a tutto il personale dipendente. Un ulteriore decreto introdurrà incentivi alla produttività e qualità delle prestazioni.

Contro fannullonì e assenteisti, ci saranno regole e sanzioni inderogabili dalla contrattazione collettiva: tra le altre, la possibilità di licenziare per scarso rendimento, falsificazione di attestazioni di presenze e certificati medici falsi. Per chi commette le ultime due infrazioni sarà configurabile il reato di truffa aggravata con l'obbligo di risarcire all'amministrazione il danno patrimoniale e all'immagine. Quanto ai dirigenti, sono previsti maggiori poteri manageriali, coefficienti di valutazione comparativa dei costi per servizi omogenei resi, pubblicità su risultati e standard qualitativi, più meritocrazia nelle carriere. Infine, «incompatibilità» e rafforzamento dell'autonomia dei dirigenti rispetto alle organizzazioni sindacali e all'autorità politica.

Nell'intervento del ministro Brunetta c'è stato spazio anche per le liberalizzazioni dei servizi pubblici locali. «Riprenderemo il ddl Lanzillotta ma nella sua versione originale» ha detto l'economista rispondendo proprio ad una domanda dell'ex ministro degli Affari regionali. «Sarà una delle vitamine» nel piano che fa capo al ministro dell'Economia, «insieme agli antibiotici in questa fase congiunturale».

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
08 Maggio 2010
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Prendeva la pensione della madre morta. Arrestato
L'Indagine del Cnr nei mari italiani
IL PUNTO / Il dopo Scajola e gli interrogativi sul governo
Addio a Giulietta Simionato
VIDEO / Le dimissioni di Scajola (da C6.tv)
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-