ILSOLE24ORE.COM > Notizie Italia ARCHIVIO

Cosa Nostra impone anche i listini di macellerie e alimentari

di Nino Amadore

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
26 giugno 2008

Gli uomini di Cosa nostra imponevano il prezzo della carne alle macellerie e ai negozi di alimentari di Palermo e destinavano il ricavato delle estorsioni al traffico di cocaina. È quello che emerge dall'operazione "Michelangelo" condotta stamattina dai carabinieri di Palermo i quali hanno notificato 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del capoluogo Pasqua Seminara su richiesta dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia che hanno lavorato all'indagine (il procuratore aggiunto Guido Lo Forte e i sostituti Roberta Buzzolani, Francesco Del Bene e Marcello Viola).

L'indagine ha fatto emergere l'attività delle cosche nel mandamento mafioso della Noce e i 12 coinvolti nell'operazione (il più anziano è nato nel 1971) hanno quasi tutti ruoli di primo piano nelle relative consorterie e tre sono già detenuti. Gli arrestati, secondo gli inquirenti, hanno funzioni direttive ed esecutive e hanno dimostrato grandi capacità relazionali con i rappresentanti dei mandamenti di Porta nuova, Pagliarelli, Brancaccio, San Lorenzo e con Gianni Nicchi, inserito nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi. L'indagine, che è stata condotta anche attraverso intercettazioni video e audio poiu riscontrate con le dichiarazioni di numerosi pentiti, ha documentato una delle numerose riunioni mafiose che si è tenuta in una baracca di via Trapassi nel quartiere palermitano di Cruillas dove Giancarlo Seidita (reggente del mandamento mafioso della Noce già arrestato in precedenza) impartiva ordini perentori affinché due nuove leve dell'organizzazione che si erano dimostrate fin troppo irruente nell'imposizione del pizzo interrompessero ogni attività. Insomma, sembra di capire, estorsioni sì ma senza fare troppo rumore.

La particolare aggressività nell'imposizione del pizzo a decine di imprenditori e commercianti palermitani ha spinto gli investigatori a procedere con urgenza al fermo, nel gennaio di quest'anno, di alcuni esponenti di Cosa nostra come Enrico Scalavino denominato il re del pizzo, Piero Tumminia, Daniele Formisano, Ferdinando La Innusa e Angelo Casano tutti ritenuti responsabili di estorsione aggravata e continuata in concorso ai danni del titolare della concessionaria della Hyundai. Nel contempo è stata accertata dagli inquirenti la strategia di Cosa nostra di «interferire sul libero mercato» intervenendo e imponendo i prezzi di vendita al dettaglio degli alimentari e in particolare della carne: di fronte alla disperazione di un macellaio in difficoltà a causa della "sleale" concorrenza di altri negozianti che seguivano le regole di mercato Piero Tumminia, il reggente della famiglia mafiosa del quartiere palermitano di Altarello, lo rassicurava ribadendo che il prezziario che i macellai avrebbero dovuto rispettare era stato stabilito proprio in una riunione dei mafiosi ad Altarello.

Con gli arresti di tre mafiosi fatti a febbraio (Girolamo Vitale, Pietro Garofalo e Marco Sorrentino sorpresi a trasportare10 chili di cocaina allo stato puro) si è avuta l'ulteriore certezza che Cosa nostra punta a reinvestire nel settore del narcotraffico di cocaina una larga parte delle risorse economiche provenienti dal racket delle estorsioni acquistando all'ingrosso ingenti quantitativi di stupefacenti da reimmettere sul mercato palermitano attraverso una propria rete di spacciatori.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
08 Maggio 2010
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Prendeva la pensione della madre morta. Arrestato
L'Indagine del Cnr nei mari italiani
IL PUNTO / Il dopo Scajola e gli interrogativi sul governo
Addio a Giulietta Simionato
VIDEO / Le dimissioni di Scajola (da C6.tv)
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-