ILSOLE24ORE.COM > Notizie Italia ARCHIVIO

Sono i Guttuso le stelle della collezione

di Marina Mojana

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
16 GIUGNO 2008

Se un art advisor dovesse valutare l'entità del patrimonio artistico appartenuto allo storico partito comunista italiano, poi Ds, ora Pd, si troverebbe davanti una collezione eterogenea, di 410 pezzi tra dipinti e opere grafiche, in gran parte frutto di donazioni a segretari locali o a sezioni di quartiere. Catalogati per autore, titolo dell'opera, anno di esecuzione, tecnica e misure, tali beni – che un tempo arredavano gli uffici delle federazioni e che a breve confluiranno in Fondazioni non profit – sono il documento visivo di una forte tensione ideale, evidente fin dai titoli delle opere: da Il Massacro di Beirut, dipinto nel 1982 da Afro Bia, un pittore per altro sconosciuto al mercato nazionale, a Patrioti cileni, una china su carta eseguita nel 1974 da Pietro Capozucca, noto artista marchigiano che trent'anni fa testimoniava un sogno dando forma pittorica all'ideologia.


Si tratta di un patrimonio di opere d'arte per lo più degli anni 70 e 80, di autori celebri come Carla Accardi, Piero Dorazio e Renato Guttuso, ma soprattutto di artisti dilettanti (oltre l' 80%) dal linguaggio classico e tradizionale; nel suo insieme, però, costituisce un interessante spaccato di cultura visiva del secondo Dopoguerra italiano, dalla fine degli anni 50 - il bozzetto per l'Unità di Riccardo Manzi è del 1958 - , ai primi anni 90 con Corsa ciclistica e Ciclisti, due colorati collage realizzati a pastello e a cera nel 1991 da Teresio Ferrari, detto "il pittore degli sportivi", ignorato dal mercato, ma molto apprezzato dagli oltre 7mila visitatori che nel 2005, in occasione dei campionati mondiali di ciclismo a Bardolino e a Verona, ammirarono la sua mostra sul ciclismo.

Il valore storico e affettivo delle opere inventariate è indubbio, ma quanto quoterebbero se fossero disperse in un'asta pubblica? Purtroppo non un granché, dal momento che gli autori più importanti e costosi come il romano Piero Dorazio (1927-2005) o la siciliana Carla Accardi (1924) sono presenti in catalogo con soltanto una litografia del valore medio di 1.000-2.000 euro, mentre non compaiono opere degli esponenti dell'Arte Povera, un movimento affermatosi proprio negli anni 70 con Anselmo, Boetti, Calzolari, Fabro, Kounellis, Merz, Paolini, Penone, Pistoletto, Zorio e Piero Gilardi, artisti oggi dalle cifre a cinque zeri e che, pur definendosi "di sinistra" e politicamente impegnati, preferirono in vario modo la militanza extra parlamentare.


Più generoso risulta il lascito di Renato Guttuso (1912-1987), con quattro opere in inventario, di cui due dipinti (la natura morta Frattocchie e l'importante tela raffigurante i Funerali di Togliatti), una serie di quattro collage su carta e una litografia. Dopo un decennio al ribasso, seguito alla sua morte e alla perdita di interesse dei media per Marta Marzotto, la sua musa ispiratrice, gli scambi di opere di Renato Guttuso sono da un paio d'anni decollati anche sulle piazze internazionali e oggi il record di aggiudicazione è di 289.811 dollari per Interno con accessori di studio (1960) un olio su tela, cm 156 x 205, venduto da Sotheby's Londra il 16 ottobre 2006. Degna di nota anche la presenza di un disegno acquerellato del 1974 di Bruno Munari ( 1907-1998), geniale innovatore di cui è in corso la riscoperta critica e collezionistica, stimato sui 15- 20mila euro a opera e di un paio di lavori su carta dello scultore e pittore ligure Ugo Attardi (1923-2006); un suo olio su tela raffigurante Dalla via Paola (1960-1980), cm 130 x 150, è stato recentemente aggiudicato da Christie's Milano, il 26 maggio scorso, per 12mila euro, mettendo a segno il suo personale top price. Meno di 700 euro quotano invece le carte di Nanni Valentini (1932-1985), le cui sculture passano di mano a 5-7mila euro sul secondo mercato e presente nell'inventario con un lavoro del 1980.


Tra i contemporanei affermati compaiono disegni e opere su carta del pittore Luca Alinari (1943), dell'artista, designer e architetto Luigi Serafini (1949), dello scultore Mauro Staccioli (1937), del pittore romagnolo Alberto Sughi (1928) e, tra gli altri, dell'attuale direttore dell'Accademia di Brera Fernando De Filippi, con la litografia Bandiera rossa la trionferà (1970).

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
08 Maggio 2010
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Prendeva la pensione della madre morta. Arrestato
L'Indagine del Cnr nei mari italiani
IL PUNTO / Il dopo Scajola e gli interrogativi sul governo
Addio a Giulietta Simionato
VIDEO / Le dimissioni di Scajola (da C6.tv)
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-