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Tutti gli strafalcioni dei ministri agli esami di maturità

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18 giugno 2008

Non è la prima volta che i testi forniti dal ministero dell'Istruzione per gli esami di maturità contengono degli «sbagli», a volte «errori tecnici», a volte «problemi di interpretazione», ma anche vere e proprie disattenzioni. Se quest'anno è il caso del commento alla poesia di Montale «Ripenso al tuo sorriso», già nell'edizione 2007 della maturità ci fu la segnalazione di un problema nella traccia dello scritto di italiano che riguardava Dante. In particolare, il presidente della Società Dantesca Italiana, Guglielmo Gorni spiegò che l'errore consisteva nell' aver attribuito al domenicano San Tommaso anche l'elogio di San Domenico di Guzman, quando invece ciò avviene nel canto successivo (il XII) per opera del vescovo francescano Bonaventura di Bagnoregio. Pronta la replica dal ministero della Pubblica Istruzione: «il passo dantesco, tratto dall'XI Canto del Paradiso (vv. 43-63 e 73-87), ha inteso proporre in maniera corretta e puntuale e nel più rigoroso rispetto del testo del Poeta la figura di San Francesco d'Assisi».

Ma di errore nelle prove di maturità si è parlato anche altre volte, come nel 1987, quando ci fu un «disguido tecnico» per la prova dell'Istituto d'arte. L'errore nel testo consisteva nell'aver attribuito a Simone Martini «L'allegoria del buono e del cattivo governo» che i ragazzi dovevano commentare, quando invece si trattava di un'opera di Ambrogio Lorenzetti. Altro errore nel 2005, quando fu segnalato un errore in geografia nella seconda prova scritta dell'esame di maturità, quella riservata ai tecnici della grafica pubblicitaria. Bisognava realizzare un manifesto pubblicitario e un depliant per un Festival internazionale del teatro di strada da tenere a Urbino. Nella traccia del Ministero si indicano fra gli enti patrocinatori del festival l'assessorato alla cultura del comune di Urbino e la regione Umbria. Peccato che Urbino fosse nelle Marche. Un altro errore, infine, risale al 1993. Vittime questa volta, gli studenti in lingua slovena. I temi furono tradotti in un linguaggio incomprensibile ed errato. Alcuni esempi: «diritti inviolabili» diventarono «diritti violati»; «paventarsi» fu cambiato in «spaventarsi».

È un team di esperti, nelle varie discipline, a proporre il ventaglio di tracce tra le quali poi il ministro in carica dell'Istruzione sceglie quelle da proporre agli studenti impegnati negli esami di maturità. A coordinare questa «squadra» - composta da professori universitari, letterati, matematici, fisici ecc. considerando che gli indirizzi di studio in Italia sono circa 800 - da qualche decennio, è un'ispettrice del ministero, Katia Petruzzi. Quest'anno, per i tempi imposti dalle operazioni, la scelta finale delle tracce è stata fatta dall'ex ministro Fioroni.

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