In Piazza Navona a Roma erano in trentamila - per gli organizzatori, la metà per la questura - alla manifestazione indetta dall'Italia dei Valori, dal mensile Micromega e dal movimento dei cosiddetti «Girotondi» per protestare contro le misure in tema di Giustizia presentate dall'Esecutivo di Silvio Berlusconi.
In contemporanea con la manifestazione romana di Piazza Navona, duecento persone si sono radunate davanti alla Loggia dei Mercanti a Milano, a pochi metri da piazza Duomo, per protestare per le stesse ragioni. «Molti hanno schifato questa manifestazione, ma qui ci sono solo cittadini liberi che vogliono far sentire la loro voce» ha affermato Antonio Di Pietro, durante il suo intervento sul palco. «L'Italia ha bisogno di alte cariche dello Stato innocenti, non impunite», ha proseguito il leader dell'Idv riferendosi al cosiddetto Lodo Alfano che esclude i processi per le quattro massime figure istituzionali. «Attiveremo, appena possibile, un grappolo di referendum che farà cancellare queste leggi», ha concluso l'ex Gardasigilli.
All'inizio della manifestazione, la folla aveva tributato appalusi al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. L'assenza del Pd alla manifestazione era stata motivata anche con le le dure critiche al presidente della Repubblica da Beppe Grillo, che invece interverrà in videoconferenza.
Fra i primi discorsi sul palco, quello del diettore di Micromega, Paolo Flores D'Arcais, che ha cominciato elencando i reati i cui processi sarebbero fermati se venisse approvata la cosiddetta norma «bloccaprocessi» portata avanti dal Governo. «Il più grosso regalo ai criminali», ha definito il provvedimento Flores D'Arcais.
Poi è intervenuta telefonicamente Paola Borsellino: «Non è il momento di non scegliere... Occorre controllare che le persone del Palazzo facciano ciò per cui sono stati eletti» e non «provvedimenti che mettono a rischio la democrazia». La Borsellino ha anche chiamato i manifestanti ad un periodo di «nuova resistenza». «Madonna quanti siete», ha salutato la folla lo scrittore Andrea Camilleri che sul palco ha recitato cinque delle sue «Poesie incivili».
Fra centinaia di vessilli del partito di Di Pietro e decine di altri partiti della sinistra, perfino qualcuno dell'Ulivo, c'erano anche due bandiere del Partito Democratico, che pure non ha aderito alla manifestazione. E c'era anche Arturo Parisi, democratico, ex ministro della Difesa, fra i politici presenti in piazza: da Antonio Di Pietro a Paolo Ferrero (Rifondazione) a Oliviero Diliberto (Comunisti Italiani) e Angelo Bonelli (Verdi). Del Pd c'erano anche, fra gli altri, Albertina Soliani e Furio Colombo, quest'ultimo tra gli organizzatori.
