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Proteste della Ps in tutt'Italia
Berlusconi: «Non c'è nessun taglio»

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17 luglio 2008

Da Aosta a Palermo, da Milano a Genova e naturalmente a Roma in Piazza Montecitorio. Si è fatta sentire in tutt'Italia, oggi 17 luglio, la protesta dei sindacati delle forze dell'ordine contro i tagli previsti nella legge finanziaria. Numerosi i politici dell'opposizione che hanno partecipato alla manifestazione romana, criticando le scelte del governo. «Non c'è stato nessun taglio» è stata la replica lapidaria del Premier Silvio Berlusconi ai cronisti che lo interrogavano sulla mobilitazione che ha coinvolto Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardie Forestali ed Esercito.

Di parere opposto il segretario del Partito democratico, Walter Veltroni: «Se vengono confermati i tagli alle forze dell'ordine si tratta di un paradosso», ha affermato Veltroni da Piazza Montecitorio, ricordando che proprio ieri la Camera ha licenziatoi tanto pubblicizzati provvedimenti sulla sicurezza. E sempre dalla manifestazione di Roma si è espresso il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini: «Non si può fare una politica di sicurezza efficace tagliando le risorse alle forze dell'ordine».«Dal governo la solita politica delle due facce - ha esclamato Antonio Di Pietro per l'Italia dei Valori-; mentre a parole promette più sicurezza ai cittadini, in Parlamento procede in direzione opposta tagliando i fondi alle forze dell'ordine, ai vigili del fuoco e alle forze armate». E proprio nel partito di Di Pietro c'è addirittura chi ha promesso: «Devolverò una somma pari a una mia indennità mensile alle forze dell'ordine della zona nolana, in provincia di Napoli, per contribuire, nel mio piccolo, ad aiutare i commissariati e le caserme più impegnate contro la criminalità» E' il deputato Franco Barbato.

Ma contro il governo si è espresso anche Carmine Abagnale, rappresentante del sindacato Coisp e consigliere comunale di Forza Italia a Milano: «I tagli previsti per i prossimi tre anni impediranno di difendere tutti i cittadini. Non sarà, infatti, possibile l'acquisto di autovetture, di mezzi, di strumenti utili per svolgere il servizio; non si potranno rinnovare le armi in dotazione, non si potranno acquistare munizioni, divise e quant'altro serva per l'ordinaria amministrazione».
Critico anche il segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap) Nicola Tanzi: «Questo governo è riuscito a coalizzare tutte le associazioni sindacali, anche i sindacati storicamente vicini al centro-destra, proprio perché il disagio è generalizzato e i tagli sono indiscriminati»

A Milano gli agenti di polizia aderenti alle diverse sigle sindacali si sono radunati davanti alla questura e alla prefettura in un presidio di protesta. L'assessore provinciale alla sicurezza, Alberto Grancini, ha incontrato il questore Vincenzo Indolfi e i manifestanti per esprimere la solidarietà della giunta. A Palermo, i sindacalisti della polizia, insieme ai rappresentanti del Cocer del Comparto sicurezza e difesa, hanno manifestato davanti alla prefettura. Bandiere delle sigle sindacali e distribuzione di volantini davanti alla questura di Aosta. Manifestazioni ci sono state anche a Modena a Genova e in altri capoluoghi di provincia.

La soddisfazione per la riuscita dell'iniziativa è stata espressa dai sindacati di Polizia, Corpo forestale dello Stato e Polizia penitenziaria, e dai Cocer di Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito, Aeronautica e Marina. In una nota congiunta, i sindacati sottolineano «la solidarietà espressa da migliaia di cittadini che hanno voluto testimoniare la piena condivisione dei motivi della protesta». E proseguono felicitandosi per la «vicinanza» che «numerosi parlamentari e senatori hanno di fatto manifestato» alle rivendicazioni, «assicurando il proprio sostegno in sede legislativa». Non manca una stoccata contro «qualche esponente della maggioranza» che, «ponendo a serio il rischio la propria credibilità personale, insiste nell'affermare che «i presunti tagli» non ci sarebbero, e che anzi i tre miliardi in meno per le spese della sicurezza e della difesa sarebbero da intendere un «potenziamento di investimenti». (F.Cocco)

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