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Rifiuti: la Sicilia rifarà i bandi per quattro termovalorizzatori

di Valeria Russo

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Rifiuti in un impianto di termovalorizzazione (Fotogramma/Mauro Bottaro)

La Regione Siciliana ha dato il via libera per rifare i bandi dei quattro termovalorizzatori di Bellolampo alle porte di Palermo, Augusta nel siracusano, Casteltermini nell'agrigentino e Paternò, in provincia di Catania. I nuovi bandi dovrebbero essere pronti tra ottobre e novembre, mentre si dovrà attendere fino a febbraio per le aggiudicazioni.
Una decisione che giunge a un anno esatto dalla sentenza della Corte di Giustizia europea contro le modalità di assegnazione dei lavori utilizzate dalla Sicilia. Nel 2003, infatti, i bandi erano stati assegnati con una procedura per la concessione dei servizi invece che con quelle previste per gli appalti di servizio. In particolare non sono state applicate le procedure della direttiva 92/50/Cee (che coordina le modalità di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi) e soprattutto il bando di gara non era stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale delle comunità europee (così come previsto agli articoli 11,15 e 17 delle direttiva comunitaria).
Adesso la Regione ha deciso di rifare i bandi promettendo di seguire le direttive europee in materia. Un punto contenuto nella relazione dell'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, presieduta da Felice Crosta, e presentata alla Giunta di Raffaele Lombardo. E proprio alla luce di quanto contenuto nella relazione, che illustra tutti i passaggi avvenuti prima e dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea, il governatore Lombardo ha affidato a Crosta il compito di definire l'accordo con gli operatori industriali per poter giungere alla nuova gara d'appalto secondo quanto stabilito con la Commissione europea.
Nei giorni scorsi, infatti, il Ministero degli affari esteri (che ha tenuto i rapporti con gli uffici comunitari dopo la sentenza dello scorso luglio) ha inviato un cronoprogramma che prevede di bandire le nuove gare evitando però di ripartire da zero. Tutto questo salvaguardando quanto è stato fatto in questi anni dai due gruppi imprenditoriali che si erano aggiudicati, cinque anni fa, la realizzazione dei quattro termovalorizzatori: si tratta di tre società del Gruppo Falk (che avevano vinto le gare peri i siti di Bellolampo, Augusta e Casteltermini) e di Waste Italia (che si è aggiudicata la realizzazione del termovalorizzatore di Paternò).
Inoltre verrà chiamato anche un advisor internazionale che dovrà verificare i costi sostenuti dai due gruppi che nel frattempo hanno già avviato i lavori (il costo totale per la realizzazione delle quattro opere si aggira attorno a 1,25 miliardi). «Chi si aggiudicherà la nuova gara – afferma Felice Crosta, che ha avuto il mandato dalla Giunta regionale di predisporre il nuovo bando – dovrà depositare una fideiussione a garanzia del pagamento dei costi fino a oggi sostenuti dagli operatori industriali. In cambio, i vincitori delle gare acquisiranno i progetti, le autorizzazione e i siti dove dovranno essere realizzati gli impianti del sistema di termovalorizzazione».
Intanto, nei giorni scorsi il Tar del Lazio ha accolto il ricorso delle tre società del Gruppo Falk che si erano rivolti al tribunale amministrativo per contestare un decreto del governo precedente che le escludeva dal riconoscimento del Cip6 (ovvero la circolare n. 6/1992 del Comitato interministeriale prezzi).

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