Sarà ricordata come l'estate della lotta ai vù cumprà. Banditi i borsoni carichi di merci, e chi non rispetta la legge dovrà pagare una sanzione che oscilla dai 250 ai 1.500 euro. Ma non avranno vita facile neppure i massaggiatori e le massaggiatrici: a Forte dei Marmi, in Versilia, rischiano fino a 10mila euro di multa e il sequestro di oli, creme e altri «strumenti del mestiere».
Quelli relativi agli ambulanti, però, non sono gli unici divieti vigenti ogni anno sulle spiagge italiane. I più colpiti sono i bambini, a cui le ordinanze balneari impediscono di giocare a palla o con i racchettoni, di costruire castelli di sabbia che possano ostruire il passaggio sul bagnasciuga, di tuffarsi, di fare il bagno in caso di bandiera rossa o divieto di balneazione e persino di portarsi a casa sabbia o conchiglie.
Ogni anno la lista dei comportamenti vietati si allunga sempre di più: ai divieti contenuti nel Codice della Navigazione (regio decreto n. 327 del 1942) si aggiungono norme introdotte ad hoc dai sindaci per salvaguardare l'ambiente e soprattutto per non disturbare turisti e residenti. E così chi è in procinto di trascorrere le vacanze a Positano o sull'isola di Capri, per esempio, sappia che nella valigia non potrà portare gli zoccoli di legno: troppo rumorosi. Chi proverà a sfidare l'ordinanza rischierà una sanzione di 50 euro. Sempre nell'ottica di rispettare il riposo altrui, su tutte le spiagge e nei luoghi di villeggiatura è vietato ascoltare musica ad alto volume dalle 13 alle 16. A Forte dei Marmi, invece, il sindaco si è spinto oltre ed ha vietato l'uso di tosaerba elettrici nelle ore pomeridiane dei fine settimana. Chi oserà tagliare il proprio prato nei weekend potrà andare incontro a una multa di 500 euro.
Ci sono, poi, una serie di ordinanze volte a mantenere un certo decoro nei costumi: nonostante il gran caldo, infatti, in moltissime località (Alassio, Diano Marina, Venezia, Riccione, Taormina, Eboli, Amalfi, Ravello) è vietato camminare per strada senza maglietta o in bikini. L'importo delle sanzioni in questo caso varia da città a città e può raggiungere i mille euro. A Ravenna, invece, dopo anni di naturismo al Lido di Dante è arrivato il divieto del sindaco. Una legge regionale (la n. 16 del 2006), infatti, regola le aree per i nudisti.
Atteggiamenti normali durante tutto il resto dell'anno diventano "divieti" durante l'estate: è il caso di Viareggio, dove nei mesi di luglio e agosto è vietato appoggiare i piedi sulle panchine o di Minturno, dove i turisti dovranno rinunciare ai risciò a pedali.
Multe estive anche per chi ama gli animali: durante la stagione balneare non si possono condurre i cani senza guinzaglio (multa fino a mille euro) e nemmeno si possono portare in spiaggia (sanzione da 51 a 516 euro), a meno che non si tratti di un lido dog friendly.
I cani non sono i soli a restare fuori da alcune spiagge: a Is Aruttas, in provincia di Oristano, da qualche anno l'ingresso è vietato ai fumatori, che rischiano sanzioni di 360 euro. Sempre dalla stessa spiaggia, inoltre, è vietato portare via la caratteristica sabbia di granuli di quarzo tondeggianti di colore bianco e rosa. «Chi ci prova – spiegano dall'area marina protetta della penisola del Sinis – dovrà pagare fino a cento euro».