George Clooney ha comprato lì una villa. Le sue sponde sono circondate da banche, barche e gioiellerie. Tuttavia il lago di Como è il più sporco della Lombardia: lo mostra la classifica di Legambiente "Goletta dei Laghi", una campagna di monitoraggio sulle acque lacustri che quest'anno ha interessato 29 laghi, 18 foci di fiumi e l'idroscalo milanese. L'indagine rivela che nel Belpaese i campioni rilevati in un lago su 3 sono fuori dai limiti. In Lombardia, meno torbide di quelle comensi sono le acque del lago Maggiore, con 16 dei 19 campioni prelevati per le analisi entro i limiti di legge e 3 fuori. Preoccupano anche il lago di Iseo (su 11 campioni, 5 sono inquinati) e il Lago di Lugano (2 su 5 campioni fuori dai limiti). Migliora invece la situazione del lago di Garda, dove il 67% delle acque prelevate è pulito. Maglia nera invece al lago di Como, per il terzo anno di fila: il 65% dei campioni è fuori dai limiti di legge, il 35% di essi è gravemente inquinato. Acque però leggermente più pulite per chi vuole fare il bagno nel Garda o nel lago Maggiore, anche se «siamo in ritardo sugli investimenti nella depurazione», come ha detto il presidente di Legambiente Damiano di Simine. Occorre «riconvertire l'impianto cloro-soda, che per decenni ha inquinato il lago attraverso il fiume Toce – ha detto Vanda Bonardo, Legambiente Piemonte – bonificare l'area industriale e risanare le zone inquinate, compreso il fondo del lago». Anche le acque dei laghi lombardi più piccoli, peraltro, non splendono per pulizia: il lago di Varese e quelli di Mantova «versano – come sottolinea Di Simine – in condizioni estremamente critiche». Pulite invece le acque dell'idroscalo, chiuso ai bagnanti per motivi di sicurezza.
I laghi più puliti sono invece nel Lazio, in Trentino e in Abruzzo, quest'ultima una regione dove la qualità delle acque è ottima. Il lago di Nemi, quello di San Puoto e del Salto hanno le acque meno inquinate: tutti i campioni prelevati sono puliti. Meno bene il lago di Bolsena, (10% dei campioni fuori limite), quello di Albano (17%), di Vico e Martignano (25%). Al lago di Turano e a quello di Bracciano la maglia nera dei laghi laziali: tre prelievi su sei sono fuori dai limiti di legge, due sono fortemente inquinati. In Trentino hanno dato buoni risultati il lago di Caldonazzo (un prelievo su sei lievemente fuori dai limiti) e quello di Levico. Bene anche l'Umbria, con il lago di Trasimeno: nessun caso di inquinamento microbiologico di origine fecale.
Secondo l'indagine di Legambiente, In Italia, su 29 laghi monitorati in 7 regioni, l'inquinamento è fuori dai limiti nel 33% dei casi (un campione d'acqua su tre), una percentuale di oltre quattro volte superiore a quella riscontrata sul mare. Anche le foci dei fiumi – che si riversano nei laghi – sono inquinate nell'83% dei casi, di cui il 50% oltre i limiti. L'analisi di Legambiente è stata condotta con il contributo di Cobat (Consorzio obbligatorio batterie esauste) e Coou (Consorzio obbligatorio oli usati).
