«Perché la scuola pubblica non sia ridotta a un fantasma» genitori e insegnanti hanno organizzato per stasera una «notte bianca» in diverse scuole di tutta Italia.
Soltanto a Milano, secondo quanto riferisce il sito 'Rete scuole', saranno coinvolti almeno una decina di istituti. Mezza dozzina di scuole aderirà a Venezia e parecchie decine a Bologna, dove è nata l'iniziativa e dove si annuncia anche l'occupazione della facoltà di Lettere da parte dell'assemblea dei ricercatori e precari. Appuntamenti sono previsti anche a Roma, Genova, Torino, Perugia, Brescia, Parma, Viareggio. A Napoli una fiaccolata attraverserà le vie cittadine, da piazza del Gesù a piazza del Plebiscito.
A Bologna, capofila dell'operazione «Notte bianca», la kermesse anti-Gelmini comincerà già nel pomeriggio.
All'appello lanciato dall«Assemblea genitori e insegnantì hanno risposto diverse decine di scuole, elementari e medie, circoli e istituti comprensivi. Tante le iniziative in programma: si va dai laboratori artistici con clown e trampolieri alle danze afro. Sono annunciate esibizioni di musicisti, cantanti e attori, con narrazioni e concerti, anche all' aperto. In programma anche partite di basket e lezioni di aerobica. Poi letture di poesie e un concorso sul miglior slogan per la scuola pubblica. Ci saranno pure fiaccolate e mangiate di pizza e castagne. Diversi i cortei da un istituto all' altro con accompagnamento di bande e percussioni. Anche la provincia si mobilita con assemblee in vari centri.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto questa mattina al quirinale il ministro dell'istruzione, università e ricerca, Mariastella Gelmini.
«Lo sciopero generale del 17 ottobre sará il più partecipato di tutta la storia del sindacalismo antagonista e la manifestazione nazionale di Roma ( da P.della Repubblica, ore 10, a S.Giovanni) la più grande che abbiamo mai organizzato». Lo annuncia il portavoce nazionale dei Cobas della Scuola, Piero Bernocchi, sottolineando come «da tutta Italia una marea di lavoratori/trici convergerá a Roma con centinaia di pullman, treni, navi e con migliaia di automezzi privati».
«Massiccia -prosegue Bernocchi- sará sopratutto la presenza del popolo della scuola pubblica, docenti, Ata, studenti, genitori e cittadini/e impegnati/e a difendere e a migliorare la scuola, ad impedirne la distruzione programmata da Tremonti-Gelmini, i catastrofici tagli di duecentomila posti di lavoro, di scuole, classi, orari, la riesumazione della anacronistica 'maestra unicá, l'espulsione in massa dei precari. Migliaia di scuole resteranno chiuse e la maggioranza di docenti ed Ata non fará per 24 ore lezione».
«Essi - aggiunge il leader dei Cobas - si raccoglieranno in testa al corteo, che sará aperto dallo striscione 'Basta con la distruzione di lavoro, salari, scuola e servizi pubblicì e da uno spezzone unitario con le bandiere e gli obiettivi delle tre organizzazioni promotrici (Cobas, Cub e SdL). Il popolo della scuola pubblica sfilerà dietro lo striscione 'No alla distruzione della scuola'».