Detassazione, trasferimenti netti, risparmi (sotto forma di minor costi), finanziamenti, garanzie, investimenti, accelerazione di alcuni tipi di investimenti. Sono i sette strumenti contenuti nel decreto legge anti-crisi varato dal Consiglio dei ministri. A elencarli, in conferenza stampa, è stato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. «Questo è l'insieme di strumenti che si applicano a un volume pari a 80 miliardi di euro, che non sono 80 miliardi di maggiori spese pubbliche».
Sarà potenziata la lotta all'evasione. Attraverso il federalismo fiscale «daremo un grande colpo all'evasione fiscale». ha spiegato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il premier ha ricordato che l'imponibile evaso in Italia ammonta a circa 100 miliardi di euro e ha precisato che siamo il primo Paese in Europa a emanare un provvedimento a sostegno di famiglie, imprese ed economia.
Non si allentano i vincoli di Maastricht. L'Italia, ha sottolineato Berlusconi, mantiene «il target di un rapporto debito/Pil del 100% entro il 2011». Il premier ha aggiunto che l'Italia non intende «usufruire dell'allentamento dei parametri di Maastricht» approvato in sede Ue. Berlusconi ha poi confermato che il decreto legge odierno non modifica la finanziaria. «È stato giusto mettere in sicurezza i saldi di finanza pubblica e il debito pubblico», ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. «Solo per il fatto che abbiamo fatto la finanziaria a luglio e messo in sicurezza i saldi - ha aggiunto - oggi é stato possibile approvare il decreto» con le misure per fronteggiare la crisi». Per Berlusconi «la profondità e la durata di questa crisi dipende da tutti noi, da come si guarda al futuro con speranza».