È al tempio di Adriano, a Roma, a due passi da Palazzo Chigi, la sede della tifoseria del Partito democratico pro-Obama. L'aria non è ancora di festa. Di big finora si è visto solo Piero Fassino, si aspettano Massimo D'Alema e Francesco Rutelli, solo verso l'una di notte arriverà Walter Veltroni. Nella sala sono già arrivati alcuni parlamentari, giornalisti, gente comune che gira intorno a un buffet tutto a stelle e strisce. Pollo fritto e hamburger, patatine, salse piccanti e maionese, coca cola, muffin. Una full immersion nel mondo americano, tanto per sentirsi più vicini all'evento anche a tavola. O anche solo guardandosi intorno. La grande sala interna al tempio di Adriano è stata allestita tutta con i colori degli Usa: sedie rosse, gigantografie di Obama, sette schermi televisivi che proiettano immagini dagli Usa e dai vari programmi televisivi italiani anche se il volume è alto solo per la Cnn.
Pure in una nottata come questa il Pd ha trovato il modo per caratterizzarsi con le sue diversità. Già perchè gli eventi sono almeno due: questo di piazza di Pietra organizzato ufficialmente dal partito e poi l'inaugurazione della Red Tv, quella nata dalla fondazione dalemiana di Italianieuropei. E così i big, e ancora di più i parlamentari, sono costretti al nomadismo: c'è chi è già andato alla festa di Red ed è appena arrivato qui, c'è chi da piazza di Pietra si sta spostando per farsi vedere anche da quelle parti. Un nomadismo per niente agevole visti i temporali che non danno tregua a Roma ma obbligato vista la coincidenza, non casuale, dei due eventi.
Così, la notte nomade dei Democratici italiani andrà avanti almeno fino alle quattro di notte quando ci si preparerà al brindisi per festeggiare la vittoria di Obama. E finalmente Walter Veltroni potrà ripetere quello slogan – Yes we can – che lui ha adottato ma senza fortuna.