Matteo Renzi è il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni per il comune di Firenze. Alle primarie indette dal Pd ha ottenuto il 40,52 per cento dei consensi, risultato sufficiente ad evitare il ballottaggio.

Presidente della Provincia di Firenze, era uno dei quattro candidati (su cinque) provenienti dalle file del Pd. Il deputato Lapo Pistelli (sostenuto dai veltroniani) ha ottenuto il 26,91% dei consensi, l'assessore comunale Daniela Lastri il 14,59%, il Ministro ombra Michele Ventura il 12,48%. Eros Cruccolini, candidato per La Sinistra, ha avuto il 5,49% dei voti.

«Non è una vittoria di parte, ma di partito», ha affermato Renzi in una conferenza stampa improvvisata. «È stata una battaglia bella, vera, leale», ha aggiunto. «Da domattina - ha poi precisato - lavoreremo insieme perché la vera battaglia, quella del 7 giugno prossimo, sia vinta».

Il 33enne Matteo Renzi vive a Rignano sull'Arno (e per questo motivo non ha potuto votare alle primarie fiorentine dove era candidato), con sua moglie ed i suoi tre figli, ha un passato da scout, una professione di dirigente dell'azienda di famiglia, un presente da autore di saggi (come 'Tra De Gasperi e gli U2', analisi del rapporto fra gli under 35 e la politica) ed una storia da enfant prodige del mondo politico: è balzato per la prima volta agli onori delle cronache nazionali nel 2004, quando fu eletto presidente della Provincia, il più giovane d'Italia con i suoi 29 anni.
Il suo impegno in politica prese però il via un decennio prima, quando si impegnò nei 'Comitati per l'Italia che vogliamo' a sostegno di Romano Prodi. Nel 1996 si è iscritto al Ppi, di cui è diventato nel 1997 Segretario Giovanile, incarico ricoperto fino all'elezione a Segretario Provinciale nel dicembre del 1999: anche in quel caso, il più giovane d'Italia.
La nascita della Margherita lo vede in prima linea: nel 2001 ne è eletto coordinatore, carica nella quale viene confermato nel 2003. L'anno dopo diventa presidente della Provincia di Firenze, raccogliendo il 58,8% dei voti in rappresentanza di una coalizione di centrosinistra che oggi, dopo l'uscita dei Verdi, vede Pd, Ps e Pdci. In questi anni alla guida di Palazzo Medici Riccardi, i fiorentini hanno imparato a conoscere il Renzi politico, vicino all'area di Francesco Rutelli, e fautore di progetti ambiziosi come la kermesse culturale del Genio Fiorentino; ma anche il Renzi personaggio, col suo stile informale, il pallino di Internet, il tifo sfegatato per la Fiorentina. La candidatura alle primarie per Palazzo Vecchio, a lungo ponderata, è stata poi formalizzata malgrado alcuni esponenti del suo partito, fra cui il sindaco uscente Leonardo Domenici, gli avessero consigliato un passo indietro: dopo mesi di tensioni e polemiche, la vittoria alle primarie.

 

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