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Berlusconi: nazionalizzazione banche è un'ipotesi. Nessuna richiesta da istituti italiani

di Nicoletta Cottone

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19 febbraio 2009

«Sono fiducioso che se il mondo sarà unito potremo risolvere la crisi economica, incentivare l'occupazione e avere una forte ripresa». Lo ha detto il premier britannico, Gordon Brown, al termine dell'incontro con Silvio Berlusconi a Villa Madama a Roma, sottolineando che è «fondamentale avere regole precise. Il G20 del 2 aprile a Londra, ha detto Brown, «darà uno slancio all'economia», si occuperà della «rinascita economica», con l'obiettivo di «recuperare il tempo perduto negli ultimi mesi». Per Brown sia G8 che il G20 lavoreranno per uscire dalla recessione nel modo più veloce possibile. «La Gran Bretagna, gli Stati Uniti, l'Europa e il resto del mondo - ha sottolineato Brown - sono scossi da un uragano che ha colpito l'economia. Il G20 si riunirà in un momento critico per l'economia mondiale. Cerchiamo di preparare un accordo globale. Se ogni continente riesce a collaborare con gli altri e le istituzioni finanziarie faranno la loro parte allora vedremo un risultato globale dal G20 che potrà accelerare la ripresa».

Banche: tra le ipotesi c'è la nazionalizzazione, ma non per le italiane. Tra le diverse ipotesi sul tavolo per contrastare la crisi economica c'è anche quella della nazionalizzazione delle banche. «Per ora – ha detto Berlusconi - è solo un'ipotesi avanzata da qualcuno, qualcosa su cui ci stiamo esercitando». La nazionalizzazione - ha precisato successivamente il premier - «è solo un'ipotesi e certamente non riguarda le banche italiane». Il Cavaliere ha sottolineato che sono stati stanziati diversi soldi per le banche che ritenessero necessario avviare una ricapitalizzazione, ma per il momento «non è arrivata nessuna richiesta» anche se «si pensa che possano arrivare».

Agevolare l'erogazione del credito alle imprese. Il Cavaliere ha lanciato un appello affinché gli istituti di credito favoriscano la ripresa economica erogando i prestiti necessari alle imprese. «Riceviamo diverse grida d'allarme dal Paese per quanto riguarda il credito e la remunerazione del capitale versato» a opera delle banche. Il premier annuncia che si aprirà una collaborazione con l'Associazione bancaria italiana e la Banca d'Italia: «Vogliamo dare delle risposte affinchè le aziende possano avere il supporto necessario da parte delle banche». Per il Cavaliere «va trovato qualcosa di più forte, stiamo cercando risposte definitive rispetto al sistema finanziario delle banche e gli investimenti cosiddetti tossici».

No al protezionismo. Per Berlusconi «la crisi è globale e ci devono essere soluzioni globali». Alcune iniziative come il «buy american» o gli aiuti francesi alla componentistica auto «sanno un po' di protezionismo», ma «non sono ancora quelle misure protezionistiche che possono far male». Comunque, «non bisogna - ribadisce il premier- cadere nella trappola del protezionionismo». Misure «globali e coordinate», dunque, anche se «ancora non ci sono interventi che appaiono efficaci e da tutti condivisi».

L'Italia uscirà dalla crisi meglio degli altri. L'Italia? «Se la sta cavando e se la caverà: sono sicuro uscirà meglio degli altri dalla crisi». Per Berlusconi «bisogna introdurre nuove regole di trasparenza e onestà nel mondo della finanza». L'invito di Berlusconi ai cittadini italiani è di non avere paura della crisi economica mondiale. «Solo avendo paura - ha aggiunto Berlusconi - si può determinare una maggiore enfasi della crisi e un prolungamento nel tempo della crisi stessa».

Gheddafi sarà al G8 della Maddalena. Al centro del colloquio a Villa Madama «le crisi che sono in essere e quelle che si annunciano» . Fra i temi sul tappeto, oltre alla crisi economica, il Medio Oriente, l'Iraq, l'Afghanistan, i rapporti con il Pakistan e l'Iran: «Abbiamo approfondito le nostre opinioni - ha detto Berlusconi - che sono collimanti». Si punta a un Piano Marshall per la Palestina («l'Occidente farà la sua parte»), per favorire il processo di pace in Medio Oriente. Berlusconi ha sottolineato la necessità di «aiutare il progresso economico della Cisgiordania» anche con la costruzione di aeroporti, accordi con compagnie low cost per consentire anche ai turisti cattolici di visitare quelle zone. L'Italia è pronta ad aumentare interventi in Afghanistan, anche se finora non ci sono state richieste dirette dall'amministrazione americana. Berlusconi ha anche annunciato che il leader libico Gheddafi, nella sua veste di presidente di turno dell'Unione africana, parteciperá alla terza giornata di lavori del vertice del G8 della Maddalena, in programma dall'8 al 10 luglio. Per l'Africa il G8 dovrà provvedere non con fondi, ma con interventi con la realizzazione delle infrastrutture». Il prossimo G8 - ribadisce Berlusconi - «dovrà affrontare la crisi finanziaria» anche con i Paesi in via di sviluppo e con i leader dei paesi africani».

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