Sicurezza nelle città, testamento biologico, castrazione chimica dei violentatori, la strategia per uscire dalla crisi. Sono una ventina le domande alle quali ha risposto in diretta il presidente della Camera Gianfranco Fini, nel corso di una video-chat con i cittadini. La prima domanda è sulla sicurezza in città, e arriva da Valeria da Latina.
Inammissibile farsi giustizia da soli. Di fronte ai fenomeni di insicurezza, non bisogna rispondere facendosi giustizia da soli. «Se per ronde si pensa a cittadini che escono e si armano con bastoni o altri tipi di armi e girano in cerca di delinquenti, siamo in presenza di una situazione non solo illegale ma da condannare. Se invece sono cittadini che denunciano episodi criminali alle forze dell'ordine, si tratta di un comportamento condivisibile perchè è collaborativo».
Una strategia mondiale per uscire dalla crisi. «O si trova una strategia mondiale o si rischia di rimanere in una fase di stagnazione, se non di recessione, per molti mesi ancora». Una crisi della quale «non siamo noi italiani responsabili, ma stiamo vivendo una crisi che, in una economia globale, riguarda tutti. Il che non vuol dire che i Parlamenti e i Governi nazionali non debbano prendere misure per tamponare la crisi». Nel corso di un'altra domanda Fini ha sottolineato che negli ultimi anni il baricento dell'economia si è spostato sul versante finanziario, poi le conseguenze possono essere quelle drammatiche di oggi. «Una economia sana è basata sulla produzione realoe di ricchezzae non su speculazioni finanziarie».
Testamento biologico: che il Parlamento colmi il vuoto legislativo. «Ribadisco l'auspicio, non solo mio, che il Parlamento colmi il vuoto legislativo, una condizione che era stata evidenziata da una pronuncia della Corte Cassazione: l'assenza di norme per stabilire ciò che era lecito». Adesso che è calato il silenzio sulla vicenda di Eluana Englaro, ha detto Fini, «mi auguro che, finalmente, ci sia rispetto per le scelte dolorosissime della famiglia».
No alla castrazione chimica. «Non sostengo la castrazione chimica. Rispondendo a una navigatrice della rete che chiedeva come uno Stato democratico possa sostenere la castrazione chimica e dare buoni esempi ai giovani, Fini ha risposto di non sostenere la castrazione chimica, rilanciata ieri dal leghista Calderoli.
Polemica eccessiva sulla segnalazione dei clandestini da parte dei medici. La norma che consente ai medici «di segnalare gli immigrati clandestini é già inserita in altri ordinamenti, compreso quello tedesco». Fini ha detto che «si é fatta un po' di polemica eccessiva, perché sul provvedimento italiano non c'é scritto che il medico deve segnalare, ma che può farlo». Fini ha aggiunto che «quella libertà e quel dovere, che alcuni sanitari rivendicano, di curare la persona malata prescindendo dallo stato giuridico non viene meno».
«Sono garante di una istituzione». A chi chiedeva se potesse diventare il leader del Pdl ha risposto che «in questa fase ho il dovere di essere il garante di una istituzione, la Camera dei Deputati. Così come mi sono dimesso dalla presidenza di Alleanza nazionale, ho il dovere di non avere ruoli di partito».
No ai "pianisti" a Montecitorio. Rispondendo a un a domanda sulle nuove regole di voto alla Camera (impronte per sconfiggere i pianisti che votano per gli assenti), sui deputati che «come polipi votano per 2 o 3 colleghi», Fini ha sottolineato che «all'unanimità l'ufficio di presidenza ha stabilito che saranno resi noti i nomi dei colleghi che non adotteranno il nuovo sistema» di voto con rilevazione delle impronte digitali. Ai deputati che non rilasceranno le impronte, Fini dice: «Credo che ne risponderanno non solo alla loro coscienza ma anche agli elettori».
È il secondo appuntamento in diretta con i cittadini per il presidente della Camera. Sul sito del Sole 24 Ore è stata trasmessa la video-chat in diretta.
