ILSOLE24ORE.COM > Notizie Italia ARCHIVIO

Corte dei Conti, Campania: «Troppi sprechi e illegalità diffusa»

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
28 febbraio 2009

«Un'illegalità diffusa, tanti piccoli e grandi sprechi per una pubblica amministrazione malata». Una fotografia impietosa quella scattata dal procuratore regionale della Corte dei Conti Arturo Martucci di Scarfizzi in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario della sezione campana. Nel mirino della sezione campana della Corte dei Conti soprattutto 15 anni di gestione dell'emergenza rifiuti con conseguenti danni per l'erario legati soprattutto al nodo irrisolto della raccolta differenziata, il deficit della sanità, la gestione allegra di enti e amministrazioni locali con un occhio particolare al ricorso alla finanza derivata cui sempre più spesso le pubbliche amministrazioni ricorrono in un modo che la Corte giudica talora rischioso rischioso per i contribuenti. «Si spreca ancora troppo - dice il procuratore Scarfizzi - e per alcuni settori come la sanità il dato più preoccupante è legato alla difficoltà di accertare l'effettiva massa debitoria». Sul fronte della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, Scarfizzi ha parlato di una «spesa impressionante di risorse» riferendosi ai 15 anni di gestione commissariale. Anche sui tagli alle spese della politica la magistratura contabile campana si mostra scettica: «Nessun cambio di marcia, la casta è sempre in piedi. Il monito del Capo dello Stato qui mi sembra non sia stato recepito». La relazione racconta di spese di rappresentanza illegittime del Consiglio regionale campano, come la fornitura di 600 piatti destinati al personale dipendente e di 60 medaglie piccole in oro massiccio donate ai consiglieri regionali. «Una spesa, sia pure marginale, di cui - commenta il procuratore - non si sentiva il bisogno. Per questo episodio un atto di citazione per un danno quantificato in 17.940 euro è stato addebitato all'attuale presidente del Consiglio regionale Sandra Lonardo.

Troppi debiti fuori bilancio. La Campania, ha sottolineato il procuratore regionale è una delle regioni dove più si verifica il fenomeno dei debiti fuori bilancio e soltanto una parte di essi viene comunicata alla Corte dei Conti, a distanza di tempo causando la crescita degli oneri aggiuntivi. «Basta considerare - spiega - che ben tre province, Benevento Caserta e Salerno, non hanno inviato comunicazioni; soltanto Caserta e Benevento come capoluoghi di provincia hanno inviato le prescritte comunicazioni, mentre Salerno, Avellino e Napoli non ne hanno inviata alcuna nel corso del 2008». A proposito di Napoli, poi, il procuratore regionale spiega che dalla relazione dell'assessore al Bilancio, poi dimissionario, si apprende che i debiti fuori bilancio del Comune di Napoli ammontano complessivamente a 58 milioni 349 mila euro, di cui solo per 24 milioni sussiste la copertura. «Di tali importi nulla è stato comunicato a questa Procura entro il 31 dicembre 2008 e pertanto non si conoscono in dettaglio le cause nè se vi sia una sovrapposizione o meno con i debiti fuori bilancio, circa 20 milioni di euro, comunicati dal Comune di Napoli lo scorso anno» chiarisce. Neanche altre amministrazioni, quali ad esempio i consorzi (solo uno) e le società a partecipazione pubblica comunicano nulla. «È evidente che il riconoscimento di debiti fuori bilancio è attività non solo dovuta, ma che deve mettere in luce l'utilitas della spesa».


Aumentano del 10% le azioni risarcitorie. Il procuratore regionale ha reso noto che le azioni risarcitorie nel corso del 2008 e gli atti di citazione depositati evidenziano un incremento di circa il 10% rispetto ai 99 atti depositati nel 2007. «Il primato spetta senz'altro alle azioni per risarcimento danni subiti dagli enti territoriali, circa il 70%, esclusi quelli sanitari. Gli importi di danno complessivamente azionati sfiorano i 43 milioni di euro tra danni patrimoniali e all'immagine, mentre gli importi patuiti da sentenze di condanna pronunciate dalla corte territoriale ammontano a circa 12 milioni e 200mila euro, oltre alle spese di giudizio con un incremento di circa un terzo in più rispetto al 2007». In termini percentuali ciò significa che «circa il 70% delle sentenze di merito intervenute in materia di responsabilità amministrativo-contabile contiene statuizioni di totale o parziale accoglimento delle azioni risarcitorie intraprese».

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
08 Maggio 2010
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Prendeva la pensione della madre morta. Arrestato
L'Indagine del Cnr nei mari italiani
IL PUNTO / Il dopo Scajola e gli interrogativi sul governo
Addio a Giulietta Simionato
VIDEO / Le dimissioni di Scajola (da C6.tv)
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-