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Arriva una soglia per proclamare lo sciopero

di Nicoletta Cottone

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27 febbraio 2009

Sciopero virtuale e adesione individuale allo sciopero demandati alla contrattazione collettiva. Il Consiglio dei ministri ha varato il ddl delega di riforma degli scioperi nel settore dei trasporti. che sarà esaminato dal Parlamento. Saranno sanzionati anche comportamenti sleali nello sciopero dell'autotrasporto e forme di lotta di altre categorie che bloccano la circolazione: strade, porti, aeroporti o stazioni ferroviarie. «Oltre all'eventuale sanzione penale già presente - ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi - ci sarà una sanzione amministrativa. La Commissione di garanzia cercherà di prevenire il formarsi del conflitto che si realizza con lo sciopero». Si cerca di contrastare così «il problema delle organizzazioni minori che hanno puntato al danno dell'effetto annuncio. La revoca all'ultimo minuto sarà possibile solo se c'è un accordo definitivo». Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha sottolineato l'esigenza di coniugare il diritto di sciopero con la libertà di movimento dei cittadini. Un disegno di legge «migliorabile», ha sottolineato il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, che «rende i servizi più efficienti». Lo strumento del ddl delega, ha spiegato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, servirà non solo per mettere a punto altri dettagli, ma anche come ulteriore strumento di coinvolgimento delle parti sociali, che saranno sentite anche durante la discussione in Parlamento.

Arriva una soglia per proclamare lo sciopero. Lo sciopero nel settore del trasporto potrà essere proclamato dalle associazioni di categoria che rappresentano almeno il 50% dei lavoratori. O, in alternativa, da quelle che raccolgono il 20% dopo l'approvazione di un referendum preventivo approvato dal 30% dei lavoratori. «La proclamazione dello sciopero nel settore del trasporto - ha spiegato in conferenza stampa il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi - può essere indetto dalle associazioni di categoria che rappresentino almeno metà dei lavoratori. Se le associazioni non raggiungono tale grado di rappresentatività, ma rappresentano almeno il 20% - ha aggiunto il ministro - possono dare vita a un referendum, in modo che lo sciopero possa essere proclamato se raccoglie nell'azienda o nel settore di riferimento, a seconda dei casi, almeno il 30% dei consensi». Sacconi ha anche spiegato che la soglia del 20% non va pensata per una sola organizzazione» e allo stesso modo «le grandi organizzazioni da sole e quelle più piccole combinate insieme sono certamente in grado di raggiungere la soglia del 50%» necessaria per indire uno sciopero senza referendum.

Nei settori rilevanti dichiarazione preventiva di adesione. Il Governo è delegato a emanare entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge decreti legislativi per realizzare un migliore contemperamento tra esercizio di sciopero e diritto alla mobilità dei cittadini. La delega, però, si muove all'interno di precisi ambiti. Prevista la dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero da parte del singolo lavoratore nei settori rilevanti.

Previsto lo sciopero virtuale. Nei contratti sarà introdotto l'istituto dello sciopero virtuale, che potrà essere reso obbligatorio per alcune categorie professionali in grado di determinare l'impossibilità di erogare il servizio principale o essenziale. «Lo sciopero virtuale - ha sottolineato Sacconi - sarà disciplinato dalla contrattazione perchè potrà essere effettuato in varie modalità, con o senza la trattenuta dal salario», ha affermato il ministro, aggiungendo che «in questo caso deve esserci un danno anche per la controparte, più che proporzionato alla rinuncia dei lavoratori». La protesta virtuale, ha aggiunto Sacconi, per esempio si potrà fare con una fascia al braccio.

Riscossione delle sanzioni a Equitalia. La riscossione delle sanzioni per tutti i servizi pubblici essenziali, sarà affidata a Equitalia. «Le sanzioni oggi di fatto non si applicano perchè sono attribuite al datore di lavoro». Ma «è ingiusto caricare su di lui questa responsabilità». L'onere della riscossione passa, quindi al pubblico, a Equitalia. «In questo modo - conclude - la sanzione sarà finalmente effettiva».

Comunicazione della revoca con un congruo anticipo. La revoca degli scioperi nei trasporti dovrà essere comunicata in congruo anticipo per evitare che il solo effetto annuncio possa portare disagi ai cittadini.

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