«C'é chi vuole speculare sulla paura della gente, sulla voglia di riscatto e sulla rabbia e noi dobbiamo dire con chiarezza che non è pensabile di farsi giustizia con le mani proprie». Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno a proposito del raid contro alcuni immigrati a 24 ore di distanza dallo stupro avvenuto nel parco della Caffarella nel giorno di San Valentino. Non ci deve essere spazio, ha sottolineato Alemanno, per la giustizia fai da te. «Vogliamo coinvolgere i cittadini - ha proseguito Alemanno - in un'opera di attenzione al territorio per rendere più agevole l'intervento delle Forze dell'ordine, ma deve essere sempre finalizzata a un più rapido intervento di queste, mai alla violenza né alle ronde che si fanno giustizia da sole».
A Roma intanto sono iniziati dalla pineta di Castelfusano e da Ostia gli sgomberi di insediamenti abusivi e baracche annunciati dal sindaco di Roma all'indomani dello stupro della ragazza di 15 anni al parco della Caffarella. Gli insediamenti nella pineta di Castelfusano sono 78 e a fine giornata ne verranno abbattuti 28. I piccoli insediamenti, composti da uno o due baracche con quattro o al massimo sei persone, sono rifugio per lo più di romeni e di qualche polacco.
Nella capitale sono anche arrivati 15 poliziotti romeni che affiancheranno la polizia italiana nelle indagini delle questure maggiormente coinvolte nel contrasto alla criminalità organizzata proveniente dalla Romania. Altri dieci ufficiali romeni si aggiungeranno nei prossimi giorni. (N.Co.)